Berlusconi operato: ecco le tappe dell’intervento

Pubblicato il 7 Marzo 2011 - 21:44 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Sono oltre un milione gli interventi di trapianto osseo e implantologia effettuati ogni anno in Italia. A spiegare i passaggi di questa tecnica, impiegata anche oggi nell’operazione eseguita sul premier Silvio Berlusconi, è  Luca Cordano, direttore del reparto di Parodontologia e protesi dell’ospedale George Eastmann di Roma.

”Si tratta di una tecnica – sottolinea – che ha completamente modificato l’odontoiatria. Nata a metà degli anni ’60, è  ormai di routine dagli anni ’90”. Quando si perde uno o piu’ denti, ci sono tre strade: la protesi mobile, la protesi fissa, che si applica limando i denti vicini (il cosiddetto ponte), e l’impianto.

”In questo caso si impianta una vite di titanio dentro l’osso – precisa Cordano – Una volta che questa si è integrata, si mette la protesi, senza dover così  toccare altri denti”. Condizione perché  si possa fare l’impianto è che ci sia l’osso. Ma se manca la radice del dente per diverso tempo, ”l’osso finisce per riassorbirsi e scomparire – aggiunge lo specialista – In questi casi è quindi necessario fare un trapianto d’osso, che puo’ essere fatto con prelievo autologo di osso dalla bocca del paziente stesso, o dall’anca o dal cranio. Nella maggior parte dei casi però si usano dei sostituti sintetici del tessuto osseo”.

Generalmente, se l’intervento avviene in un’area ”estetica” della bocca, si ricorre all’innesto d’osso nell’80% dei casi, mentre se si tratta di settori ”non estetici della bocca”, è nel 40-50% dei casi. Il dente nuovo non viene caricato subito, ma si aspetta che l’osso guarisca intorno alla vite.

”Prima di arrivare a mettere la protesi definitiva – continua – passano dei mesi e comunque per completare tutto il processo di un intervento del genere sono necessarie 6-8 sedute”. In alcuni casi l’intervento di trapianto osseo può essere fatto in anestesia generale.

”Ad esempio se il paziente è poco collaborativo – conclude Cordano – oppure se bisogna fare il prelievo dell’osso dalla cresta iliaca dell’anca o dal cranio. In questi ultimi due casi l’intervento di ricostruzione mascellare può durare anche quattro ore. La maggior parte delle volte si fa solo il trapianto osseo, ma in alcune occasioni si applica contestualmente anche la vite di titanio”.