Berlusconi-Annozero, la Procura trasmette gli atti al Tribunale dei ministri

Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA

Sono stati trasmessi oggi 8 aprile dalla Procura di Roma al Tribunale del ministri gli atti riguardanti la vicenda delle presunte pressioni esercitate da Silvio Berlusconi per sospendere il programma di Michele Santoro “Annozero”.

Berlusconi è indagato per minacce e concussione. Gli atti, circa mille pagine, erano arrivati nella capitale, per competenza territoriale, dalla magistratura di Trani che si era imbattuta sulle presunte pressioni del premier nei confronti del commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi indagando su un illecito traffico di carte di credito.

Nel procedimento finito al vaglio del collegio incaricato di valutare gli eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni di ministro sono considerate parti lese l’Agcom, Innocenzi e Masi. Il Tribunale dei ministri ha ora novanta giorni di tempo, ma il termine non è perentorio, per svolgere gli accertamenti. Una volta conclusisi, il collegio restituirà il fascicolo alla procura con la richiesta di formulare le proprie conclusioni. Queste potranno essere di archiviazione o di rinvio a giudizio dell’indagato.

La Procura di Roma trasmettendo le carte al Tribunale dei ministri ha chiesto ai giudici di sentire come testi il presidente di Agcom Corrado Calabrò, il commissario Giancarlo Innocenzi ed il direttore generale della Rai Mauro Masi. Oltre a sollecitare le audizioni di questi ultimi, la procura di Roma, nelle persone del capo Giovanni Ferrara, dell’aggiunto Alberto Caperna e dei sostituti Roberto Felici e Caterina Caputo, ha chiesto che siano sentiti tutti gli altri soggetti, complessivamente una quindicina, che compaiono nelle telefonate, circa 20, intercettate sulla vicenda. Tra i testi citati dalla procura non figura Michele Santoro, conduttore di “Annozero”. I pm di piazzale Clodio hanno inoltre chiesto al tribunale di far trascrivere i contenuti delle intercettazioni e di acquisire una serie di documenti presso Agcom e Rai.