Berlusconi scende in piazza. La diretta in tempo reale di una giornata infernale per Roma

Pubblicato il 20 Marzo 2010 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

Mentre per i poveri romani si prospetta una nuova giornata di caos, apriamo una cronaca in presa diretta dalla piazza con notizie dichiarazioni e commenti.

Apre ovviamente lo stesso Berlusconi, che non contento di scendere in campo, questa volta ha deciso di scendere in piazza. In una intervista al quotidiano romano il Tempo, Berlusconi lancia l’allarme: è in pericolo la democrazia. Finalmente se ne è accorto anche lui. Ormai lo pensano tutti: pare un buon segno per la democrazia.

Poi seguono tutti gli altri…

Ore 21:02

Bondi

« Oggi in Italia la democrazia è più forte perch‚ il popolo ha rinnovato la propria fiducia in un progetto di cambiamento e di riforma». È quanto afferma Sandro Bondi, tra i coordinatori del Pdl dopo la manifestazione di San Giovanni.

Ore 20:45

Fitto

«L’entusiasmo di Piazza San Giovanni è stato travolgente, al di là delle aspettative e anche superiore a quello del 2 dicembre. È la dimostrazione che l’amore vince sull’odio perchè la stragrande maggioranza degli italiani prova più amore che odio, quindi la sinistra è ormai minoranza nel nostro Paese». È il commento del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, alla manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma. «C’era davvero tantissima Puglia in questa piazza, per il Presidente Berlusconi e per Rocco Palese, perchè in Puglia più che in altre Regioni in questi giorni viviamo una battaglia d’amore per rimandare a casa l’odio, l’estremismo, il malgoverno, l’ipocrisia di chi continua a fare Alice nel Paese delle meraviglie, nonostante tutto intorno a lui sembra dimostrare che non lo è mai stato. La Puglia che era a Roma è quella che vuole cambiare e l’arrivo del Presidente Berlusconi mercoledì a Bari, ci darà l’ultima spinta che serve per vincere».

Ore 20:45

Salvini

Mentre il Pdl era in piazza a Roma, la Lega Nord era in cinquecento piazze della Lombardia e soprattutto a un convegno dal titolo ‘Cinque giornate. Abbiamo conquistato Milano, ora difendiamolà. «Nessuna contrapposizione – ha spiegato Matteo Salvini vicesegretario della Lega Lombarda – ma noi abbiamo a cuore le sorti del Nord. A Roma c’era una delegazione di tutto rispetto, ma è lontana. Moralmente siamo vicini a Berlusconi, ma fisicamente a casa nostra».

Ore 20:44

Formigoni

È stata «una spinta fondamentale alle nostre ragioni e a sostegno dei nostri candidati». Parla così della manifestazione di Roma, dove oggi pomeriggio era presente, il governatore della Lombardia ricandidato per Pdl e Lega, Roberto Formigoni. «È stata una manifestazione positiva, di proposta – aggiunge – Ci voleva, è stata utile per dire al Paese che siamo in campo con i nostri programmi, i nostri valori, alla faccia di chi aveva detto che questa iniziativa sarebbe stata un flop». «Il Pdl – conclude Formigoni – è veramente un popolo di tutti i ceti e sempre molto generoso, che oggi è corso in massa» alla manifestazione di piazza San Giovanni.

Ore 20:33

I dati della Questura

A piazza San Giovanni, a Roma, alla manifestazione del Pdl hanno partecipato circa 150.000 persone. La stima è stata effettuata dalla Questura della Capitale.

Ore 20:12

Berlusconi

Contento, soddisfatto, motivato. Chi ha parlato con Silvio Berlusconi, dopo la manifestazione di piazza San Giovanni descrive così il presidente del consiglio che con alcuni interlocutori, in privato, ha sottolineato non soltanto la presenza di tanti giovani nella piazza romana ma anche la partecipazione dei presenti. Una soddisfazione che il Cavaliere ha espresso anche ai dirigenti del partito. Nel retro palco si è complimentato con tutti, da Denis Verdini a Ignazio La Russa per l’organizzazione della manifestazione e per la sua riuscita: «è stata una bellissima festa», ha detto secondo quanto riferito da alcuni presenti.

Ore 20:00

Bersani

«Un milione in piazza? Un milione sono quelli che Berlusconi ha chiamato, non quelli che sono andati a Roma». Così Pierluigi Bersani commenta le cifre sulla manifestazione nella Capitale.

Ore 19:59

Berlusconi

Contento, soddisfatto, motivato. Chi ha parlato con Silvio Berlusconi, dopo la manifestazione di piazza San Giovanni descrive così il presidente del consiglio che con alcuni interlocutori, in privato, ha sottolineato non soltanto la presenza di tanti giovani nella piazza romana ma anche la partecipazione dei presenti. Una soddisfazione che il Cavaliere ha espresso anche ai dirigenti del partito. Nel retro palco si è complimentato con tutti, da Denis Verdini a Ignazio La Russa per l’organizzazione della manifestazione e per la sua riuscita: «è stata una bellissima festa», ha detto secondo quanto riferito da alcuni presenti.

Ore 19:57

Berlusconi

«È stato uno dei miei ministri più bravi. È una persona brava, intelligente e trasparente». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, chiamando con se sul palco della manifestazione del PdL a piazza San Giovanni, Stefano Caldoro, candidato della maggioranza in Campania.

Ore 19:45

Bossi

«Se fossimo divisi nelle Regioni, sarebbe un disastro anche a Roma e nel governo centrale». Lo afferma il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, prendendo la parola sul palco della manifestazione del Pdl in piazza San Giovanni a Roma.

Ore 19:39

Bersani

«Quello di Berlusconi è stato un discorso da capopopolo, non da capo di governo o da statista». Lo ha detto Pierluigi Bersani, questa sera a Novara, commentando le parole del presidente del consiglio in piazza a Roma. «È il solito discorso che sentiamo dal ’94», ha aggiunto Bersani.

Ore 19:38

Veltroni

«Mentre l’Italia è colpita dalla crisi economica, Berlusconi manifesta a Roma portando avanti sempre lo stesso copione: attacchi ai magistrati e attacchi all’opposizione. Il governo Berlusconi al potere da quasi dieci anni in Italia dovrebbe occuparsi della crisi, non del premier». È stato oggi pomeriggio a Genova l’attacco del dirigente nazionale del Partito Democratico Walter Veltroni alla manifestazione del Popolo delle Libertà a Roma. «Mi hanno riferito che oggi a Roma c’era persino chi cantava la canzone fascista ‘faccetta nerà – ha denunciato Veltroni -; ricordo che chi applaudiva Mussolini si è trovato la casa bombardata. L’Italia deve dire basta alla demagogia, serve una nuova primavera riformatrice alle elezioni regionali». Veltroni ha infine dato il suo sostegno al candidato presidente alla Regione Liguria Claudio Burlando: «ha lavorato bene e seriamente in questi cinque anni, mentre Berlusconi esaspera i toni e pensa solo a se stesso in Parlamento, il Pd in Liguria dev’essere capace di dare speranza e fiducia per il cambiamento del nostro Paese».(

Ore 19:37

Di Pietro

Il fatto che il governo sia sceso in piazza contro la un altro potere dello Stato, cioè la magistratura, è «un attentato alla Costituzione»: lo ha detto Antonio Di Pietro commentando la manifestazione odierna del Pdl a Roma.

Ore 19:27

Casini

«Questo si sa, è una fotografia della realtà»: così da Belluno Pierferdinando Casini commenta la dichiarazione fatta da Silvio Berlusconi sul palco a Roma, secondo la quale la sinistra sarebbe «ammanettata ad alleati che sono peggio di lei». «Su questo – ha rilevato Casini – non ha tutti i torti».

Ore 19:26

Sassoli

Berlusconi ha messo il governo al centro delle elezioni regionali e ha fatto sapere agli italiani che se perderà ne trarrà le conseguenze, dimettendosi», dice David Sassoli del coordinamento politico del Pd. In uno show poco amorevole, in cui si è ascoltata anche Faccetta nera, Berlusconi ha lanciato la sfida alla nostra Costituzione. Contro questa destra pericolosa e autoritaria, coloro che hanno a cuore le regole e la legalità devono accettare la sfida di una maggioranza che in queste elezioni vuole giocare il tutto per tutto«

Ore 19:20

Matteoli

«Da piazza S. Giovanni è arrivato un segnale di vitalità della più grande forza politica del Paese. Siamo molto soddisfatti del successo di questa manifestazione piena di popolo e di entusiasmo». Lo dichiara il ministro Altero Matteoli. «Dalla piazza – aggiunge – è arrivata la conferma che il Pdl è radicato nel nostro popolo e che indietro non si torna. I messaggi lanciati da Berlusconi sono quelli che ci attendevamo: vogliamo continuare a governare il Paese riformandolo, riformando le sue istituzioni non più al passo dei tempi, riformando il fisco iniquo ed obsoleto e proseguendo nell’opera di infrastrutturazione essenziale per il rilancio economico. La risposta – conclude – arrivata da piazza S. Giovanni è esplicita e ci dà forza», conclude.

Ore 18:42

Napoli

«Le reazioni malmostose di esponenti del Pd alla manifestazione di piazza San Giovanni sono una triste conferma del baratro che separa la sinistra dal Paese»,dice Osvaldo Napoli, vice presidente del gruppo Pdl.. Non si rendono conto che ogni ingiuria contro il premier Š rivolta anche contro l’entusiasmo di milioni di italiani che in lui si riconoscono? Se Berlusconi Š solo un capopolo, si Š chiesto il senatore Zanda perch‚ da 16 anni gli italiani votano lui e non un altro? La sinistra non smette mai la supponenza e l’arroganza intellettuale, malattie che l’hanno portata alla tomba elettorale. Avanti cos e sarete opposizione per omnia saecula saeculorum«.

Ore 18:41

Berlusconi

Come se fosse una premiazione, Silvio Berlusconi chiama sul palco di piazza San Giovanni i candidati governatori della maggioranza alle prossime elezioni regionali. E con ognuno di loro si ferma a scambiare qualche battuta. La prima a salire sul palco è Anna Maria Bernini, candidata per l’Emilia Romagna: «Una vera donna combattente», così la definisce il Cavaliere. Tocca poi al candidato della Liguria Sandro Biasotti: «colui che collegherà Genova con il resto del Nord. A salire poi è Roberto Cota, leghista candidato in Piemonte: »Una persona a cui sono affezionato«, dice il premier abbracciandolo. A salire sul palco è poi »una tosta« e cioè Monica Faenzi che il Pdl ha candidato in Toscana »una – spiga Berlusconi – che diede filo da torcere a Prodi«. Siparietto poi quando è il turno della Lombardia: »Oddio – prosegue Berlusconi – aspettate che devo leggere il nome. Come è che si chiama…Roberto, Roberto mentre Formigoni sta salendo sul palco. Il governatore abbraccia il premier e Berlusconi subito aggiunge: «Con lui la Lombardia ha il miglior sistema sanitario d’Europa». Da Milano si va poi nelle Marche quando è il turno di Erminio Marinelli: «Dottore ho un dolore alla spalla che devo fare?», gli dice Berlusconi e lui subito risponde: «Niente devi continuare così». Il giro dell’Italia si ferma in Umbria con Fiammetta Modena: «Da sempre il nostro punto di fermo dove siamo vicini alla vittoria», è il pensiero che le dedica il premier. Sul palco è poi il turno di Nicola Pagliuca, candidato in Basilicata: «Ha un compito difficile – riconosce Berlusconi – per una regione bellissima». Applausi poi a Rocco Palese per la Puglia: :«Una persona – dice – a cui la sinistra deve riconoscere molti meriti. Non posso credere – aggiunge ancora – che la Puglia sia veramente di sinistra». Arriva poi il «giocatore di basket» e cioè Giuseppe Scopelliti candidato in Calabria: «un sindaco eccezionale che saprà fare molto bene». Un saluto poi a Luca Zaia, candidato del Veneto ma assente perchè in lutto. Infine, Renata Polverini in corsa per il Lazio: «Una persona che si è fatta da sola facendo lavori umilissimi fini ad arrivare al vertice di un sindacato. Mi raccomando – dice – se la nostra lista non sarà riammessa mettete una croce sul suo simbolo». Terminata la presentazione il premier invita i 13 candidati a mettere una «mano sul cuore» e leggere il programma per l’Italia da sottoscrivere chiedendo loro di fare un giuramento davanti alla folla.

Ore 18:36

Mussolini

Tre magliette, una bianca, una rossa e una verde, indossate una sopra l’altra: ecco la mise patriottica sfoggiata oggi da Alessandra Mussolini alla manifestazione del Pdl in piazza San Giovanni a Roma. Alessandra Mussolini, candidata al consiglio regionale della Campania, ha sfilato con il tricolore dal Circo Massimo a piazza San Giovanni.

Ore 18:36

Ferranti

«Berlusconi coglie ogni occasione per dividere il Paese tra amici e nemici e offre una visione dello Stato primitiva, confermandosi niente altro che un tribuno. È inoltre inquietante che continui a brandire le riforme della Giustizia senza spiegarne i contenuti: forse perchè si tratta di riforme pensate solo nei suoi interessi». Lo ha detto la capogruppo del PD nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.

Ore 18:34

Polverini

La candidata del Pdl a presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha salutato sua madre, che sta assistendo alla manifestazione del Pdl, dal palco di Piazza San Giovanni. «C’è mia madre lì» ha detto la Polverini, salutando con un cenno della mano, quando il premier Silvio Berlusconi l’ha chiamata al suo fianco, dopo aver presentato tutti i candidati del centrodestra alla presidenza delle Regioni.

Ore 18:33

Berlusconi

Tre anni alla fine della legislatura. Tre anni «decisivi» per portare a termine la «rivoluzione liberale» che comprende le riforme delle istituzioni, della giustizia, del fisco e persino la vittoria su una malattia come il cancro. Silvio Berlusconi, dal palco di piazza San Giovanni, è tornato sul tema delle riforme. «Ci aspettano tre anni di lavoro: tre anni nei quali uscendo via via dalla crisi attueremo le grandi riforme», ha detto. «Le riforme istituzionali, dalla riduzione del numero dei parlamentari, all’elezione diretta del premier o del presidente della Repubblica; la grande, grande, grande riforma della giustizia; la profonda riforma e l’ammodernamento del sistema fiscale, la questione del federalismo». «Continueremo – ha aggiunto – con la stessa determinazione la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Vogliamo dare più sicurezza per i cittadini, vogliamo arrivare ad avere meno tasse, meno burocrazia, più infrastrutture e più verde. Vogliamo anche vincere il cancro che colpisce ogni anno 250mila italiani e che riguarda quasi due milioni di nostri cittadini. Dobbiamo affrontare questi tre anni forti di un pieno mandato dagli italiani» perchè saranno «tre anni decisivi per quella rivoluzione liberale che abbiamo promesso agli italiani», ha concluso.

Ore 18:29

Berlusconi

Le elezioni regionali sono una «selta di campo tra noi e loro. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento a Piazza san Giovanni.

Ore 18:28

Berlusconi

«Erminio, ho un dolorino alla spalla, cosa devo fare?». Così, scherzando, Silvio Berlusconi ha accolto sul palco di piazza San Giovanni a Roma Erminio Marinelli, candidato del centro destra nelle Marche. Il premier ha chiamato uno a tutti tutti i candidati, dedicando ad ognuno un pensiero. «Un grande medico – ha detto Berlsconi a proposito di Marinelli – che sa parlare ai cittadini e che ha fatto benissimo da sindaco della città di Civitanova Marche. È lui il volto nuovo per una regione che non può continuare ad essere di sinistra».

Ore 18:27

Il giuramento dei candidati

I candidati governatori del centrodestra hanno giurato di rispettare un «patto per l’Italia», un «patto per la libertà» che, fra gli altri punti, prevede anche uno snellimento della burocrazie e una riduzione delle tasse. Silvio Berlusconi, nel corso della manifestazione di piazza San Giovanni, ha chiamato sul palco i candidati governatori e ha letto quello che ha definito un «patto per l’Italia». Fra i punti, Berlusconi ha citato: «l’attuazione immediata del piano casa finora ostacolato dalla sinistra, lo snellimento significativo di tutte le procedure burocratiche, tagliando le tasse e dando la possibilità di creare imprese in un solo giorno»; il «dimezzamento» delle liste d’attesa per gli esami medici e più zone verdi. Poi, i candidati hanno letto tutti insieme il giuramento: «Io di fronte a questo popolo che rappresenta tutti i moderati nel nome della libertà prendo solennemente impegno a realizzare tutti i punti del patto per l’Italia».

Ore 18:25

Berlusconi

I 13 candidati del centrodestra alle regionali saranno «missionari di verita». Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi dopo aver letto insieme ai candidati il giuramento ai cittadini.

Ore 18:20

Lupi

«Ancora una volta l’invidia di chi riesce a portare in piazza a stento solo 25 mila persone ha fatto centro. Invito il responsabile organizzativo del Pd a fare un salto in piazza San Giovanni e vedere con i propri occhi gente vera ed entusiasta». È quanto afferma il vice presidente Pdl della Camera dei deputati e responsabile del settore organizzazione del Pdl, Maurizio Lupi.

Ore 18:19

Zanda

«Un comizio da capopopolo, non da leader politico e men che meno da premier». Lo afferma Luigi Zanda del Pd nel commentare l’intervento del premier Silvio Berlusconi a piazza San Giovanni. «In una piazza lontanissima dai numeri annunciati. Avevano parlato di un milione sui loro giornali prima ancora che partissero i pullman per Roma e ora insistono su cifre che non stanno nè in cielo nè in terra. La piazza è stata transennata fino a ridurla a metà della sua dimensione reale, se anche ci fossero quattro persone a metro quadrato (densità praticamente impossibile) saremmo ancora ben lontani dalle centomila persone», conclude.

Ore 18:18

Berlusconi

Nei tre anni che restano alla fine della legislatura «vogliamo arrivare ad avere meno tasse, meno burocrazia, più infrastrutture e più verde». Lo ha detto Silvio Berlusconi dal palco di piazza San Giovanni.

Ore 18:13

Bossi

«Io sono uno dei pochi che non ha mai chiesto nè una lira nè un aiuto a Berlusconi». Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi, dal palco di piazza San Giovanni. «Ho capito che Berlusconi era uno del popolo – ha detto il Senatur -, uno di noi, quando a Bruxelles gli volevano far firmare un provvedimento sulla famiglia trasversale. Lui disse ‘spiegatemi cos’è questa famiglia trasversalè, da allora ho capito che era uno del popolo e diventammo amici».

Ore 18:11

La presentazione dei candidati

Finito il comizio il premier Silvio Berlusconi inizia a chiamare sul palco, uno ad uno, tutti i candidati della maggioranza alle prossime elezioni regioni. Per ognuno di loro il Cavaliere dedica un pensiero invitando gli elettori a votarli.

Ore 18:10

Berlusconi

«Realizzeremo la religione della libertà». Con queste parole il premier Silvio Berlusconi ha concluso il suo intervento dal palco di piazza San Giovanni.

Ore 18:08

Berlusconi

«I prossimi saranno tre anni decisivi per la rivoluzione liberale che abbiamo promesso a italiani e che vogliamo portare a compimento». Lo dice Silvio Berlusconi, parlando a Piazza San Giovanni.

Ore 18:08

De Magistris

Luigi De Magistris non si stupisce che alla manifestazione del centrodestra di Roma si siano sentiti slogan contro la magistratura. «Non mi sembrano una novità da parte del centrodestra – ha detto l’europarlamentare dell’Italia dei Valori – le invettive, le ingiurie e la diffamazione dei magistrati». L’apprezzamento dimostrato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per il magistrato che ha deciso l’arresto dell’ex vicepresidente della Puglia, Sandro Frisullo, dimostra la sua «parzialità». «Dimostra – aggiunge – come sia fazioso. Io difendo l’autonomia e l’indipendenza della magistratura quando arresta uno di centrodestra come uno di centrosinistra».

Ore 18:07

Berlusconi

Nei tre anni di governo che mancano alla fine della legislatura «vogliamo anche vincere il cancro». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi dal palco di piazza San Giovanni.

Ore 18:06

Bossi

«Con il governo di Berlusconi faremo le riforme perchè questo Paese ha bisogno di essere riformato». Lo afferma il leader della Lega Nord Umberto Bossi, salendo sul palco di piazza San Giovanni per salutare i manifestanti del Pdl. «Io e Silvio siamo diventati amici – ricorda Bossi – quando lui in Europa non firmò il provvedimento sulla famiglia trasversale. Non ebbe pausa dell’apparato europeo, andò in Europa e chiese cosa significasse ‘famiglia trasversalè e non firmò la cosa. Capii che era uno che la pensava come il popolo». «Noi diciamo no alla pedofilia, alla famiglia trasversale l’immigrazione clandestina».

Ore 18:06

Berlusconi

Dopo il voto «procederemo con le riforme» fra le quali quella dell’elezione diretta «del premier o del presidente della Repubblica». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi dal palco di piazza San Giovanni.

Ore 18:05

Berlusconi

«Grande festa di popolo che vuole mostrare a tutti italiani chi ha idee, progetti, chi lavora per loro». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando a Piazza San Giovanni.

Ore 18:05

Berlusconi

La Lega è un «alleato leale e convinto»: lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi parlando a San Giovanni ribadendo che che il Pdl marcerà unito insieme al Carroccio alle prossime elezioni regionali.

Ore 18:01

Berlusconi

Silvio Berlusconi accoglie il leader della Lega sul palco di San Giovanni. «Credo che la nostra alleanza terrà sempre – dice il premier – È un uomo di grande equilibrio, misura, lealtà. Non c’è stato un solo caso in due anni di governo in cui non ci siamo trovati d’accordo. È uno come noi, del popolo, lontano dai salotti chic. Ha gli stessi principi e valori che abbiamo noi. Un alleato leale, un grande amico a cui mi sento legato non solo da amicizia ma da grande fraterno affetto».

Ore 18:00

Berlusconi

Le «costose» intercettazioni fatte dai magistrati di Trani sono state eseguite «con soldi pubblici, che si sarebbero potuti risparmiare visto che contengono le stesse cose che dico in pubblico». È un passaggio dell’intervento del premier Silvio Berlusconi dal palco di San Giovanni.

Ore 17:59

Berlusconi

Un grosso applauso ha accolto il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, invitato a salire sul palco di Piazza S.Giovanni dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier ha accolto il senatur come «un amico a cui sono legato da profondo affetto».

Ore 17:54

Granata

«Totale adesione ‘senza se e senza mà alla grande manifestazione di Roma a sostegno della Polverini e dei nostri candidati alle regionali. La massiccia partecipazione di oggi , Š il segnale di compattezza attorno a Silvio Berlusconi e di fiducia nel Governo». Lo ha detto l’onorevole Fabio Granata (Pdl), Vice Presidente della Commissione Nazionale Antimafia.

Ore 17:54

Grillo

Berlusconi usa la piazza come le donne: «Prima le paga poi dice che le ha conquistate». Ha esordito così Beppe Grillo davanti a una piazza Maggiore di Bologna gremita da oltre 15.000 persone. Il comico genovese ha presentato nel capoluogo emiliano-romagnolo la lista ‘Cinque stellè che, nata dal suo movimento, candida a presidente della Regione Giovanni Favia. «In questo momento c’è un anziano che gira per Roma a dare bonus da 100 euro», ha detto Grillo riferendosi alle polemiche sulla manifestazione del Pdl a Roma: «Dà il bus gratis e anche un set di pentole in regalo e va in mezzo alla gente che lui stesso paga». Poi ha aggiunto: «Si comporta con la gente come con la D’Addario: paga le donne e poi dice che le ha conquistate».

Ore 17:54

Berlusconi

«La sinistra è incapace di governare, ma è pronta a cavalcare le inchieste dei magistrati che usano la giustizia ad orologeria e intercettazioni a tappeto per scopi di lotta politica». È un passaggio dell’intervento del premier Silvio Berlusconi dal palco di San Giovanni.

Ore 17:53

Berlusconi

«Porteremo la riforma della giustizia penale in parlamento subito dopo queste elezioni». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, parlando a Piazza San Giovanni.

Ore 17:52

«Con l’esclusione della nostra lista la sinistra e i magistrati politicizzati, quelli che hanno perfino il ritratto di Che Guevara, hanno cercato di farci credere che questa fosse una situazione dovuta alla nostra incapacità». È un passaggio dell’intervento del premier Silvio Berlusconi dal palco di San Giovanni.

Ore 17:51

Berlusconi

«Mando gli auguri a Guido Bertolaso che oggi compie gli anni. È una persona assolutamente, intellettualmente, moralmente onesta, che ha lavorato per il bene del paese». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando a Piazza San Giovanni.

Ore 17:50

Berlusconi

I magistrati «politicizzati si sono inventati l’ennesima inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate». Lo afferma Silvio Berlusconi, intervenendo dal palco di piazza San Giovanni, parlando della vicenda Rai-Agcom.

Ore 17:48

Berlusconi

«Poverino, già 3 o 4 volte ha detto che era d’accordo con la nostra proposta per l’americana uninominale… lui è per un presidenzialismo alla sudamericana, con un presidente populista in una società non democratica». Marco Pannella, storico leader radicale, commenta così le dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riguardo una futura riforma istituzionale in senso presidenzialista. Pannella ha parlato a margine di una iniziativa elettorale della Lista Bonino-Pannella a Firenze, a sostegno della candidatura di Alfonso De Virgiliis a presidente della Regione Toscana.

Ore 17:47

Berlusconi

«Volete risse e pollai sulle reti tv pagate con i nostri soldi? Volete che in tv si facciano processi farsa a chi non può difendersi?». Silvio Berlusconi, dal palco di piazza San Giovanni rispolvera il leit motiv delle domande retoriche ai sostenitori, attaccando così alcune trasmissioni dell’azienda rediotelevisiva pubblica. «E allora non possiamo permettere che la sinistra torni al governo», ha concluso.

Ore 17:46

Berlusconi

«Se la sinistra dovesse vincere, l’Italia sarà meno libera». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo in Piazza S.Giovanni alla manifestazione del Pdl. «Se ci fosse stata un’opposizione democratica – prosegue – non avrebbe impedito ai cittadini di votare un partito. Noi non lo avremmo fatto».

Ore 17:45

Berlusconi

«Un presidente, un presidente, c’è solo un presidente». La folla di piazza San Giovanni acclama Silvio Berlusconi poco dopo l’inizio del suo intervento e il premier la redarguisce scherzando: «Questo è un coro che fa piacere ma quando stai facendo un discorso è boicottaggio». Il premier èstato accolto da un’ovazione al suo ingresso sul palco di San Giovanni, mentre l’orchestra intonava l’inno di Mameli, accompagnata da tutti i partecipanti alla manifestazione. Al termine dell’esecuzione, Berlusconi ha alzato il pugno in aria e la folla è scoppiata in un fragoroso applauso mentre sullo sfondo qualcuno ha lanciato dei fuochi d’artificio. Il presidente del Consiglio ha poi citato la precedente manifestazione del 2 dicembre 2006 contro il governo Prodi e a quel punto la folla ha fischiato mentre Berlusconi pronunciava il nome di Prodi.

Ore 17:45

Berlusconi

«Sono anni che la sinistra afferma di esser cambiata, ma non è vero: gli uomini sono sempre gli stessi e gli alleati che si sono scelti sono perfino peggio di loro: una mescolanza terrificante, che li vede marciare ammanettati al campione del giustizialismo, sempre pronta a cavalcare inchieste di quei magistrati politicizzati che usano le intercettazioni per scopi di lotta politica». Lo ha detto Silvio Berlusoni dal palco della manifestazione del Pdl a piazza San Giovanni.

Ore 17:43

Berlusconi

«Il Pdl non è nato per una decisione monocratica, ma è la gente che ci disse di superare le divisioni, io presi atto e di quella realtà politica nuova e assunsi una decisione e cioè che era conclusa la bellissima esperienza di Fi, che tanto aveva dato al Paese. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento a piazza San Giovanni. »Feci il Pdl insieme con gli amici di An e agli altri partiti – dice ancora – il partito è nato un anno fa in un grande congresso ma prima è nato nel cuore della nostra gente. La sintesi della manifestazione di oggi ci trova tutti d’accordo: l’amore vince sempre sull’ invidia e odio. È stato per amore che sono sceso in campo, e questa sfida la porto dentro il cuore«.

Ore 17:41

Berlusconi

«Siamo movimento di popolo e sempre al popolo guarderemo. Se non lo facessimo sarebbe atto di immoralità politica che non ci perdonerremmo e non ci verrebbe perdonato». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando in piazza San Giovanni.(

Ore 17:41

Berlusconi

La sinistra è sempre la stessa ed è ammanettata ad alleati che sono «peggio» di lei. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando a San Giovanni.

Ore 17:38

Berlusconi

«Siamo qui per reagire a due mesi di attacchi ingiusti e offensivi della sinistra e dei suoi giudici». Lo ha detto Silvio Berlusconi dal palco della manifestazione del Pdl a piazza San Giovanni.

Ore 17:37

Berlusconi

«Siamo qui per reagire a due mesi di attacchi ingiusti e offensivi della sinistra e dei suoi giudici, siamo qui pere per domandare che venga confermato il nostro di diritto al voto a Roma e il nostro diritto a non essere spiati». Lo ha detto Silvio Berlusconi dal palco della manifestazione del Pdl a piazza San Giovanni.

Ore 17:36

Berlusconi

«Grazie al nostro Paese tenace forte e intelligente a questa nostra Italia che amiamo, siamo qui con entusiasmo e gioia. Siamo e lo dico con grande orgoglio, la prima e la maggiore forza politica del Paese che sia avvia a battere il record di produttività esprime e interpreta sentimenti del suo popolo. Oggi ci prendiamo la scena con determinazione e orgoglio non contro qualcuno per accendere falo». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso della manifestazione a piazza San Giovanni.

Ore 17:35

Bonino

«Credo che alcuni attacchi di una volgarità straordinaria, che il presidente del Consiglio ha rivolto a me come persona, la dicano lunga sul suo nervosismo»: lo ha detto Emma Bonino, candidata alla presidenza della Regione Lazio, parlando a margine di una iniziativa elettorale della Lista Bonino-Pannella a Firenze. «Le volgarità sono sempre segno di debolezza – ha aggiunto – forse il presidente del Consiglio non frequenta abbastanza Bruxelles come dovrebbe».

Ore 17:33

Berlusconi

«Siamo tanti, siamo tantissimi siamo le donne e gli uomini che amani la libertà e vogliono restare liberi». Lo ha detto Silvio Berlusconi dal palco della manifestazione del Pdl a piazza San Giovanni. «Evviva, evviva, evviva», ha esordito il premier. «Un grande, grande, grande abbraccio aa tutti grazie di essere qui e benvenuti a Roma». Grazie di essere venuti fin qui per questa grande festa di libertà«, ha aggiunto

Ore 17:32

Santoro

Le manifestazioni «sono sempre un segnale positivo di partecipazione, chiunque le faccia. E anche questa romana non mi può vedere che favorevole, perchè comunque è un modo di esprimere le proprie idee, di sventolare le proprie bandiere. Non ci può essere niente di negativo in una manifestazione. Le cose negative sono altre, quelle che avvengono di nascosto». Lo ha detto il giornalista di ‘Annozerò, Michele Santoro, a margine della consegna del premio ‘Firenze Donnà, commentando la manifestazione del Pdl, oggi in piazza del Popolo a Roma. «Le manifestazioni che avvengono davanti agli occhi di tutti – ha detto ancora Santoro – sono solo un fattore di democrazia. Ognuno ha il suo modo, però bisogna rispettare il modo di tutti. Almeno io lo faccio. Penso che sia utile che tutti abbiano delle bandiere, delle idee, che si confrontino liberamente. Chiedere a me delle piazze è come chiedere della pizza ad un pizzaiolo. Sono sempre favorevole che civilmente ci si possa esprimere nelle piazze».

Ore 17:19

Bossi

Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, è arrivato da pochi minuti a Piazza S.Giovanni, dove è in corso la manifestazione del Pdl. Atteso a minuti anche il premier Silvio Berlusconi.

Ore 17:14

Verdini

«Abbiamo superato la quota di un milione di partecipanti». Lo ha annunciato dal palco di Piazza San Giovanni, il coordinatore del Pdl Denis Verdini riferendosi alla partecipazione ala manifestazione del Pdl.(

Ore 17:06

Lega presente

«C’è anche una delegazione della Lega in pizza San Giovanni per la manifestazione del pdl a difesa del »diritto di voto« e a sostegno del governo. Una decina di deputati e senatori del Carroccio si son uniti al corteo partito dal Circo Massimo e poi giunto a piazza San Giovanni. Tra gli altri, Angela Maraventano, Massimo Polledri, Massimiliano Fedriga, Sergio Divina, Maurizio Fugatti. In mezzo alla folla sventola anche qualche bandiera della Lega Nord Lazio.

Ore 17:06

La Russa

«Troppa grazia sant’Antonio. E meno male che non ci doveva essere nessuno secondo quelli della sinistra…». Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, sottolinea dal palco il numero di sostenitori del Popolo della Libertà arrivati a piazza San Giovanni.

Ore 17:01

Polverini canta e balla

Renata Polverini, candidata alla presidenza della Regione Lazio per il centrodestra, canta e balla a piazza San Giovanni dove si sta svolgendo la manifestazione organizzata dal PdL. Mentre la piazza si sta riempiendo di manifestanti, Polverini, arrivata in corteo dal Circo Massimo insieme a diversi ministri e al sindaco di Roma Gianni Alemanno, sorride dal palco. Canta sulle note di una celebre canzone di Lucio Battisti e accenna un balletto battendo le mani.

Ore 16:42

Fischi contro bandiere viola

Un coro di fischi e di insulti come ‘Buttati di sottò sono stati lanciati dai manifestanti del Pdl che stanno sfilando a Roma contro un residente di via Labicana che, provocatoriamente, sta assistendo alla finestra alla manifestazione esponendo una maglietta viola, simbolo delle proteste contro il presidente del Consiglio. Il gesto ha creato reazioni anche molto accese: un anziano claudicante ha sollevato minacciosamente la stampella contro la finestra, gridando, rosso in viso, «Voi non volete bene all’Italia». In segno di reazione i manifestanti hanno intonato ancora una volta l’inno di Mameli.

Ore 16:41

Slogan contro Santoro

Tra gli slogan più gettonati quelli contro Michele Santoro e la sua trasmissione Annozero. Una banda si è lasciata anche ad un fuoriprogramma accennando alla nota canzone del Ventennio ‘Faccetta Nerà intonata anche da alcuni partecipanti alla manifestazione.

Ore 16:30

Rivali presi in giro

A qualche metro di distanza sembrano i poster elettorali di Emma Bonino, ma avvicinandosi ci si rende conto che c’è qualcosa di diverso: al volto della leader radicale è stato sostituito con un fotomontaggio quello dell’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Allo slogan della Bonino è stato aggiunto un punto interrogativo alla fine e quindi recita: ‘Ti puoi fidare?’. Sono i manifestini che a centinaia sono stati affissi per le vie di Roma, e in particolare sui cassonetti della spazzatura, lungo il percorso della grande manifestazione del Popolo della Libertà. Un’idea, quella di Marrazzo con il tipico caschetto biondo della vicepresidente del Senato, che è piaciuta molto ai militanti: molti li fotografano con i cellulari mentre qualcuno addirittura li stacca e se li porta via.

Ore 16:12

Polverini

«Siete mosci ora me ne vado dietro con le curve». Con questa battuta la candidata alla presidenza della regione Lazio Renata Polverini durante il corteo Pdl partito dal Circo Massimo e quasi arrivato a piazza San Giovanni si è rivolta ai ministri in prima linea. La candidata ha scherzosamente esortato i rappresentanti del governo Berlusconi ad accelerare il passo e poi interpellata dai giornalisti ha spiegato: «beh loro non possono correre hanno un ruolo istituzionale».

Ore 16:01

Bandiera X Mas

Uno stendardo della X Mas issato su un palo assieme ad uno de La Destra sta sfilando in via Labicana dove si snoda il corteo del Pdl. Sulla bandiera c’è anche il motto ‘Memento audere semper’, poi un teschio con in bocca una rosa su campo blu.

Ore 15:59

Ignazio La Russa

«Questa è una manifestazione del Pdl, del governo Berlusconi, che si impegna ad avere grande sinergia con le giunte regionali in cui il Pdl, insieme ai suoi alleati, vincerà». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che partecipa a Roma al corteo del Pdl partito dal Circo Massimo. «La presenza del governo – ha proseguito La Russa – testimonia anche la volontà di lavorare insieme per gli italiani». A chi gli chiedeva un commento sull’esclusione della lista Pdl di Roma e provincia, il ministro ha risposto: «Ancora? C’è a chi piace correre da solo, ma riesce ad incespicare e inciampare anche con pochi avversari».

Ore 15:58

Giorgia Meloni

«Vedo una grande mobilitazione di popolo, di gente che crede ancora nella politica e che non si accontenta delle risposte date fino ad oggi e che chiede il diritto di esprimere compiutamente il proprio consenso». Lo ha detto il ministro della Gioventù e presidente nazionale della Giovane Italia, Giorgia Meloni, che sta partecipando al corteo partito da Colli Albani per la manifestazione nazionale del Pdl.

Ore 15:50

Inno di Mameli

I ministri del governo Berlusconi, che stanno partecipando al corteo del Pdl partito dal Circo Massimo, su via Labicana hanno intonato tutti in coro l’inno di Mameli. Mentre gran parte dei ministri camminava dietro uno striscione che recitava «l’amore vince sempre sull’odio», il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, «dirigeva» il coro sventolando una bandiera tricolore. Al suo fianco la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, che imbracciava la bandiera del Popolo della Libertà.

Ore 15:49

Gasparri

«L’esclusione della lista del Pdl di Roma e provincia dalle elezioni regionali non comprometterà la vittoria del centrodestra e della sua candidata Renata Polverini». Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che sta partecipando al corteo partito dal Circo Massimo alla volta di piazza San Giovanni. «Con la Polverini – ha aggiunto Gasparri – siamo in campo e questo è il popolo che la porterà alla vittoria nel Lazio».

Ore 15:45

La colonna sonora

Doveva essere nelle intenzioni dei leader una festa di popolo e così a sottolineare questo aspetto sono scese in piazza anche le bande con le loro tipiche divise spesso accompagnate da majorettes. È la loro musica, i loro ottoni e il loro tamburi, a scandire il ritmo della manifestazione del PdL. Ma oltre alla musica dal vivo i camion attrezzati con altoparlanti diffondono le note di alcuni musicisti mito della destra, come Franco Battiato e Lucio Battisti, ma anche l’ex consigliere comunale di sinistra prima di essere cantante Ligabue. Quando la musica si ferma però c’è spazio per slogan vecchi e nuovi come ‘Chi non salta comunista e« e ‘Bonino, Bonino, vattene vià.

Ore 15:35

Daniele Capezzone

«Massimo D’Alema, culturalmente e politicamente, sta ancora sulle ginocchia di Togliatti. I decenni passano, ma la doppiezza e il disprezzo per gli avversari restano purtroppo immutati. Davvero i comunisti non cambiano mai, anche se diventano presidenti del Copasir». Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone.

Ore 15:29

Ministri senza cravatta

Ministri in prima fila al corteo che dal Circo Massimo raggiungera’ piazza San Giovanni, dove e’ poi previsto l’intervento di Silvio Berlusconi. “Non mi emoziono piu’, ne ho fatti tanti di cortei”, dice Ignazio La Russa arrivato in compagnia del figlio e di Daniela Santanche’. Atmosfera festosa con la maggior parte dei ministri senza cravatta, come per esempio Angelino Alfano che sfila con un giaccone con la bandiera italiana.

Ore 15:27

Renata Polverini

«C’è una partecipazione che va oltre le mie aspettative, questo vuol dire che c’è voglia di andare al voto e votare Renata Polverini». Lo ha detto la candidata del centrodestra alla presidenza della regione Lazio, Renata Polverini, che ha aperto il corteo Pdl partito da Circo Massimo. Secondo Polverini l’esclusione della lista del Popolo delle Libertà a Roma e Provincia «è indubbiamente una ferita molto forte, perchè si tratta del primo partito in termini di consenso in questa città ed in questa REgione. Come ha detto lo stesso Berlusconi – ha detto – bisogna raddoppiare gli sforzi». «Io sono in campagna elettorale da tre mesi, è stata lunga ed intensa – ha aggiunto Polverini – per me si può votare il 28 ed il 29 di marzo, poi deciderà chi deve decidere, in questo caso la Regione Lazio».

Ore 15:24

Andrea Ronchi

«È una manifestazione che va al di là di ogni aspettativa per la partecipazione popolare. Ci sta sorprendendo. Questo significa che c’è volontà di far vincere il centrodestra e Renata Poverini nel Lazio». Lo ha detto il ministro alle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, che sta partecipando al corteo Pdl, che è partito dal Circo Massimo.

Ore 15:23

Bobo Craxi

«Il Governo che scende in piazza è una cosa che mette paura: vuole essere una prova di forza, ma dimostra, al contrario, una debolezza». Così Bobo Craxi, capolista del Partito socialista italiano alle elezioni regionali del Lazio, durante il proprio giro elettorale in provincia di Latina. «Un ‘uccellinò mi ha detto che si vorrebbe anche ribaltare l’esito del Consiglio di Stato: se così fosse, tutto ciò sarebbe molto, ma molto, preoccupante».

Ore 15:04

Parte il corteo

È partito il corteo del Pdl dal Circo Massimo, diretto a San Giovanni. Alla sua testa la candidata alla presidenza della Regione Lazio per il centrodestra, Renata Polverini, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e diversi ministri del governo Berlusconi che sostengono uno striscione su cui compare la scritta “L’amore vince sempre sull’odio”. Sono presenti i ministri Angelino Alfano, Andrea Ronchi, Renato Brunetta, Stefania Prestigiacomo, Ignazio La Russa. Insieme a loro anche i capigruppo Pdl alla Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.

Ore 14:16

Napoli

«D’Alema rovescia secchiate di sarcasmo da agenzie e quotidiani contro il premier e la maggioranza colpevoli, dice D’Alema, di volere il presidenzialismo. Ma D’Alema non era presidenzialista ai tempi della Bicamerale?». È la replica del vice Presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli. « Vero è che si è poi riconvertito al premierato, è stato per il doppio turno e il maggioritario, poi per il proporzionale con sbarramento. D’Alema è un uomo “indeciso a tutto”, nella speranza di rimanere a galla». «Non si comprende poi la sua improvvisa carenza affettiva quando dice di dubitare che dal palco di San Giovanni verranno parole d’amore. Invece è proprio così: amore per l’Italia e gli italiani, due soggetti di cui a D’Alema importa assai poco. Se invece pensa di ascoltare parole d’amore per sé‚ stesso o per il Pd, allora è fuori di testa».

Ore 13:02

D’Alema

Parlando con i giornalisti a Firenze Massimo D’Alema ha commentato la manifestazione del Pdl in programma a Roma:  “Quando i cittadini scendono in piazza meritano sempre rispetto. Nella manifestazione di oggi non temo la piazza, ma il palco e ho molti dubbi che verranno da li’ messaggi d’amore. Temo che che oggi siano lanciati messaggi di scontro”.

Ore 13:00

Bonaiuti

Paolo Bonaiuti inquadra la manifestazione di oggi a piazza San Giovanni ricordando che “proprio qui, il 2 dicembre 2006, è nato il Pdl”. Il portavoce di Silvio Berlusconi, intervistato da Studio Aperto, ricorda anche che la cifra distintiva del partito unico del centrodestra è quella di “un grande aggregato della nostra gente, dei moderati, al di sopra e al di là degli apparati di partito”.

Ore 12:30

Bersani

Da Torino, dove è impegnato in una manifestazione del Pd sul lavoro Pier Luigi Bersani liquida Berlusconi con una battuta: “Vedo titoli a nove colonne sulle uscite estemporanee del nostro presidente del Consiglio. Spero che non proponga la monarchia”. Poi il segretario del Pd aggiunge:  “Mi auguro che il capo del Governo abbia parole da capo del Governo, non da capo popolo, da capo partito, da capo azienda, da capo lista, da capo redattore del Tg1”.

Ore 11,25

Di Pietro

“Siamo in una fase di totale deriva antidemocratica, in quanto il presidente del Consiglio passa il tempo ad imbavagliare l’informazione, a zittire l’opposizione e a utilizzare il Parlamento per leggi a suo uso e consumo, ad impedire agli organi di controllo, a partire dai magistrati, di fare il loro dovere”. Lo ha detto oggi Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, a margine di un comizio tenuto a Mantova. Di Pietro ha quindi aggiunto che il fatto di voler zittire l’opposizione, il Parlamento e i magistrati “sono le espressioni tipiche di una dittatura al crepuscolo, e come tale se ne devono temere anche i colpi di coda. Per questo noi, con il Pd e gli altri partiti che ci vogliono stare e con la società civile, abbiamo raggiunto un impegno comune per fare opposizione, per creare un’alternativa democratica a questa fase, che noi crediamo essere un passaggio piduista e fascista nella gestione del potere”.

Ore 11,24

Chiamparino

“Quando un Governo chiama la piazza, siamo all’apogeo del populismo”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, parlando ad una manifestazione elettorale del Pd in sostegno della candidatura di Mercedes Bresso alla presidenza del Piemonte. “L’appello alla piazza da parte del Governo – ha detto Chiamparino – è lo strumento che usano i governi populisti quando non sanno o non vogliono usare gli strumenti democratici per risolvere i problemi”.

Ore 11,23

Polverini

“Io aspetto. Ogni giorno c’é un colpo di scena, l’unica certezza è che io faccio la candidata”. Così la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine della visita ad un consorzio di Casal del Marmo a Roma, ha commentato l’ultimo verdetto del Consiglio di Stato sulla lista del Pdl di Roma e Provincia, atteso per oggi.

Ore 10,43

Ferrero

Il portavoce della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, oggi non può andare in piazza ma ha potuto parlare e se l’é presa con i Tg e le trasmissioni politiche televisive perché “stanno cancellando un milione di persone”. Per Ferrero, infatti, “i Comunisti sono stati totalmente cancellati dalla tv”, ha detto facendo riferimento ai dati sulle presenze politiche sul piccolo schermo dal 13 al 17 marzo. “La nostra presenza è pari allo 0,2%, mentre alle ultime elezioni abbiamo raccolto il 3,4% – ha spiegato -. Siamo sotto i Verdi, cinque volte sotto Sinistra Ecologia e Libertà. Addirittura sul Tg3 e Tg4 abbiamo raccolto zero presenze, mentre Floris, in un anno e mezzo, non mi ha mai invitato e Santoro lo ha fatto solo una volta”. Per Ferrero, quindi, “oltre al problema del conflitto di interessi di Berlusconi c’é poi un problema di emarginazione di alcune forze politiche dalla televisione”.

Ore 10,20

Lombardo

Da Matera interviene sulla manifestazione del Pdl a Roma il governatore siciliano Raffaele Lombardo:  “Non ci vedo niente di male, anzi…”. Credo che manifestare civilmente, democraticamente, sia un diritto degli italiani, che è stato sempre esercitato con moderazione e moltà civiltà. C’è stata una manifestazione del centrosinistra l’altro giorno, una del centrodestra oggi. Credo che in maniera molto positiva e costruttiva si sia parlato l’altro giorno e si interverrà anche oggi”.

Lombardo ha detto anche la sua sul tema rilanciato con forza a Roma venerdì sera da Berlusconi, il presidenzialismo:  “Non vorrei fosse il solito, classico, importante annuncio e magari occuperà il dibattito nazionale nei prossimi giorni, impedendoci di approfondire i temi che riguardano le regioni e quindi anche le elezioni regionali”. Non credo  che sia attuabile domani mattina. Ritengo che sia importante garantire nel Paese un equilibrio dei poteri. Oggi abbiamo partiti tutti monocratici, un Parlamento che, piuttosto che dai cittadini, viene eletto, o meglio scelto, o meglio nominato da pochi leader che, nel compilare le liste, nell’assicurare le prime postazioni ai parlamentari fedeli, monopolizzano anche le scelte del Parlamento. Si ci aggiungiamo anche tutto il potere presidenziale a un uomo eletto direttamente dalla gente credo che quell’equilibrio salti. Questa riforma, per carità, io non la avverso  ma ritengo sia importante che ci sia un potere che agilmente si assuma le proprie responsabilità quando serve”.

Ore 09,10

Casini

Berlusconi è “nervoso” e il suo “nervosismo dimostra solo che i sondaggi li ha visti anche lui”. In una intervista al Corriere della Sera, Pier Ferdinando Casini risponde così al premier che ieri aveva definito l’Udc “il peggio del peggio della vecchia politica”: E consiglia al Cavaliere, “visto che sa di cosa parlo”, di “accontentarsi di vincere in qualche Regione dove è alleato con noi, che nella situazione in cui sta lui è comunque un buon risultato”. Il presidente del Consiglio, dice Casini, “pensa di essere il padrone dei moderati, ma deve rassegnarsi a convivere perlomeno in condominio. Siamo più piccoli, è vero, ma abbiamo più tempo davanti rispetto a lui..”. E senza “il centro moderato – ribadisce – non si vince”. Berlusconi, aggiunge, “dovrebbe ringraziarci per la nostra lealtà: noi gli abbiamo sempre detto le stesse cose, in pubblico e in privato”. Che il premier sia “indurito o ammorbidito” nei confronti dell’Udc “a me non interessa. Io – conclude Casini – faccio la mia strada, e gli faccio gli auguri”.

Ore 09,00.

Berlusconi.

Quella che si gioca a Roma “é la partita della libertà e della democrazia” perché “se la sinistra vincesse per aver cancellato la lista degli altri sarebbe un precedente pericolosissimo”.

Nella intervista al Tempo, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi spiega perché il Pdl scende in piazza, sottolineando come tutto il partito sia in campo, “io più di ogni altro”. L’esclusione della lista del Pdl, attacca il premier, è “la conseguenza di un’ignobile falsificazione, una vera e propria truffa della quale è vittima il Popolo della Libertà ma soprattutto i cittadini”. A Roma “dopo molti anni di sinistra gli elettori ci hanno affidato la guida della città, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Possiamo governare la Regione” e Renata Polverini “porterà una svolta profonda”, una regione “più vicina alla gente”. Il Pdl, comunque, “é unito intorno a un progetto, intorno a dei progetti e dei valori comuni” e non ha bisogno “di essere costruito”. E “un po’ di sana concorrenza” con la Lega “ci fa solo bene e ci aiuta a crescere”.

Berlusconi non è “affatto preoccupato” di possibili sorpassi del Carroccio, “alleato leale” al Nord: “I successi della Lega sono i successi di un partito della maggioranza, non li temo affatto, anzi, ne sono compiaciuto”.

Poi Berlusconi sistema anche la “piemontese” Emma Bonino, che di Lazio non si “é mai occupata”:  la candidatura di una “anticlericale” nel Lazio è “una sciocca provocazione”. Berlusconi giustamente rivendica di avere sostenuto la candidatura della radicale Bonino alla Commissione europea, ma poi si dice pentito: “A posteriori non si può dire che il passaggio della Bonino in Europa abbia lasciato tracce. In compenso ha utilizzato quel ruolo per farsi una notevole pubblicità personale. Emma Bonino é una professionista della politica fatta solo di parole che gli elettori non sopportano più”.