Berlusconi: “Sentenza Mediaset colpo di Stato”. Ora rischia arresti domiciliari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2014 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Sentenza colpo di stato". Ora rischia i domiciliari

Berlusconi: “Sentenza colpo di stato”. Ora rischia i domiciliari (foto LaPresse)

MILANO -La sentenza Mediaset definita “un colpo di stato”. Una frase tra tante, in un’intervista fiume in cui Silvio Berlusconi attacca chiunque: Giorgio Napolitano che gli ricorda “profondo rosso”, Beppe Grillo che gli ricorda “Lenin, Hitler e Stalin”, Matteo Renzi che per ora ha solo triplicato le tasse sulla casa. Ma quella frase, quel colpo di Stato presunto già evocato decine di volte, stavolta potrebbe costare carissimo a Berlusconi.

Le sue parole, infatti, sono informa l’Ansa

“al vaglio del Tribunale di Sorveglianza di Milano che lo scorso 15 aprile gli ha concesso la misura alternativa alla detenzione domiciliare”.

Significa né più né meno che i giudici stanno valutando se Berlusconi sia venuto meno ad uno degli impegni previsti per ottenere i servizi sociali, ovvero quello di non accusare la magistratura. Perché quello di Berlusconi è un “affidamento in prova” e se l’ex premier dovesse venir meno agli impegni presi e firmati rischierebbe subito gli arresti domiciliari. Con buona pace dell’agibilità politica tante volte fatta presente come priorità da Berlusconi e i suoi legali.

Nella lunga intervista a Corrado Formigli registrata nel pomeriggio di lunedì 28 aprile a villa Gernetto e andata in onda la sera a Piazzapulita,  Berlusconi ha affermato, tra l’altro, che “è ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali”. E poi ancora che l’affidare ai servizi sociali “un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo, unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il g8”, è una cosa “ridicola non per me, ma per il Paese”.

Ridicolo o meno, nel pomeriggio di martedì Berlusconi si è presentato proprio alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, luogo dove (salvo revoca) dovrà svolgere i servizi sociali. Un colloquio di circa un’ora per definire, presumibilmente, tempi e mansioni. Se ne saprà di più mercoledì quando il direttore della Sacra Famiglia terrà una conferenza stampa in cui illustrerà i compiti di Berlusconi.

Di sicuro l’ex premier non ha nessuna intenzione di fare una campagna elettorale dai toni bassi. E se la magistratura dovesse revocare l’affidamento in prova ai servizi sociali non è difficile immaginare quale sarebbe la reazione di Berlusconi.