Berlusconi: “A Trani inchiesta basata sul nulla, la magistratura fa uso politico della giustizia”

Pubblicato il 17 Marzo 2010 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi non abbassa i toni e in un’intervista al Tg2 attacca nuovamente la magistratura. A proposito dell’inchiesta di Trani che lo vede tra gli indagati per concussione e minacce il presidente del Consiglio ha detto: «Sono assolutamente sereno, gli italiani hanno capito benissimo che si tratta di un’inchiesta basata sul nulla». Berlusconi ha poi puntato il dito contro quello che definisce «abuso di intercettazioni e violazione della privacy».

Il premier ha poi detto di non temere l’astensionismo alle prossime elezioni regionali. Per Berlusconi: «Gli italiani  hanno capito perfettamente che c’é una magistratura che fa politica e che, per non darci modo di esporre tutti i successi di due anni di lavoro straordinario del nostro governo, ha dettato i tempi e i temi della campagna elettorale».

«Prima – ha proseguito il Cavaliere – con una falsa tangentopoli che non c’é mai stata e non c’é. Poi schizzando fango su quel miracolo che abbiamo fatto a L’Aquila e in Abruzzo. Poi con il tentativo di escludere noi, la lista del Popolo della Libertà, nelle due principali città, a Roma e a Milano, dando per di più la colpa ai nostri rappresentanti che invece non ne avevano alcuna. E infine con questa risibile e inaccettabile inchiesta di Trani e con la distribuzione delle intercettazioni telefoniche ai loro giornali. In questo modo, catalizzando su questi temi la campagna elettorale, ci hanno impedito di parlare di tante cose positive fatte dal governo e soprattutto di fare un confronto tra i successi dei nostri governi regionali e i clamorosi disastri, le inefficienze e gli sperperi della sinistra in 11 regioni su 13».

Secondo Berlusconi «una campagna elettorale basata sui fatti sarebbe stata una campagna elettorale disastrosa per la sinistra. Noi avremmo potuto vantare i grandi successi del nostro governo, i grandi risultati di Formigoni in Lombardia e di Galan in Veneto; loro avrebbero dovuto giustificare il fallimento di Marrazzo in Lazio, gli scandali in Calabria e in Puglia, il disastro Campania, le contraddizioni sulla Tav in Piemonte, la crisi del ‘modello emiliano’». Insomma, ha concluso Berlusconi, «nel confronto sarebbero usciti distrutti».

Sulla manifestazione in programma per sabato 20 marzo ha Roma Berlusconi ha spiegato: «Sarà una grande festa di popolo. Noi non siamo come la sinistra che va in piazza per insultare,difendiamo la democrazia, il nostro diritto a votare anche a Roma e a parlare al telefono senza essere spiati. Il nostro è un governo del fare, della concretezza e della libertà».

“L’iniziativa del Csm, sconfessata

dall’intervento del presidente Napolitano, è l’ennesima

dimostrazione di un uso intollerabile della giustizia per fini

di lotta politica contro di noi””L’iniziativa del Csm, sconfessata dall’intervento del presidente Napolitano, è l’ennesima dimostrazione di un uso intollerabile della giustizia per fini di lotta politica contro di noi”