Bocchino a Bondi: “Su mia moglie vaneggia, lo querelo”

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino

Italo Bocchino replica con una querele al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi che, intervistato dal Giornale, lo accusa di averlo minacciato per avere finanziamenti per la moglie Gabriella Buontempo, produttrice televisiva e cinematografica.

”I contenuti dell’articolo sono falsi e diffamatori e saranno i documenti a provarlo” scrive il capogruppo di Fli in una nota sottolineando che ”l’ultimo finanziamento ottenuto da mia moglie dal ministero per i Beni Culturali risale al 28 febbraio 2005, epoca in cui Bondi non era ministro”.

”Successivamente – precisa ancora Bocchino – la società Goodtime srl ha richiesto due finanziamenti. Il primo, per 250.000 euro, è stato concesso il 15 settembre 2008 al film ‘Il pezzo mancante’ che racconta la storia di Gianni Agnelli, considerato di interesse culturale nazionale e recentemente premiato al ‘Torino film festival’. A tale finanziamento mia moglie ha rinunciato il 25 ottobre 2010 avendo coperto autonomamente i costi della produzione”.

”La Goodtime – continua Bocchino – ha poi richiesto di finanziare il film ‘Ti regalo un robot’, ottenendo risposta negativa dal ministero il 24 giugno 2009. Questi fatti dimostrano la malafede del ministro Bondi e del giornale di Berlusconi, visto che mia moglie non ha mai percepito un solo euro di finanziamento dalla gestione ministeriale del coordinatore del Pdl e che è nota in quel ministero per la sua professionalità, iniziata anni prima di conoscermi”.

”Quanto alle inesistenti minacce – conclude Bocchino annunciando di aver dato mandato ai propri legali di presentare querela – è evidente che si tratta di vaneggiamenti che Bondi dovrà provare in tribunale, spiegando perché ne parla solo adesso”.