Bossi ironizza: “Fini e Casini? Nomen omen”

Pubblicato il 31 Dicembre 2010 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

”Nomen omen”, ovvero un destino nel nome: il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha usato un’espressione latina per rispondere ad alcuni simpatizzanti del Carroccio che questa sera sono andati nel castelletto dove il leader della Lega trascorre qualche giorno di vacanza a Ponte di Legno e con una fiaccolata gli hanno fatto gli auguri di Natale e lo hanno interpellato su Fini e Casini. Bossi sull’argomento non ha comunque aggiunto altro ed ha raccontato nuovamente che Fini gli ha chiesto in regalo una statua di Alberto da Giussano, che ora si trova nello studio del presidente della Camera.

”Non è stato un anno molto facile – ha detto Bossi – Forse era meglio andare al voto quando l’ho chiesto io. Berlusconi? Mi ha telefonato ieri e mi ha detto: ‘sono qui nella palude a lavorare e non mollo mai, nuoto”’. ”Mi sa che i numeri li ha trovati – ha aggiunto – quando è il momento di andare a casa nessuno vuole”.

”In Italia le cose provvisorie diventano eterne, dobbiamo smuoverle”. Umberto Bossi è quindi tornato a parlare del federalismo, dicendosi ”fiducioso che la prima parte sarà finita entro un mese”. ”Sono 150 anni, da quando Cavour lanciò il federalismo, che non si è fatto – ha aggiunto – Morì troppo presto. Non lo bocciarono, lo lasciarono lì: in Italia le cose provvisorie diventano eterne”. Bossi è fiducioso perché ”è la realtà che fa venire le cose”. A suo dire, il ”sud ha iniziato a chiedere più soldi per lo sviluppo, e per avere più soldi si sono stampati Titoli di Stato. Dobbiamo pensarci”.