Calderoli: “Monti si dimetta per la festa di Capodanno a Palazzo Chigi”

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 4 GEN – La Lega Nord torna ad attaccare il governo. Roberto Calderoli annuncia una interrogazione parlamentare nei confronti del premier, Mario Monti, chiedendo ”se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in Palazzo Chigi”.

L’esponente leghista domanda informazioni su ”chi ha sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata”. Per l’esponente leghista ”Monti dovrebbe rassegnarele dimissioni”.

Il senatore ‘lumbard’ domanda ”chi abbia sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi sono stati già corrisposti”.    ”La notizia sta girando e necessita di una rapida risposta – afferma l’ex ministro – Francamente non riesco a crederci, perché in un momento del genere, in cui i cittadini sono costretti a tirare la cinghia, per usare un eufemismo, dalle misure adottate da questo Governo, sarebbe davvero incredibile,  oltre che gravissimo, se venisse confermato che il premier ha utilizzato un Palazzo istituzionale e il relativo personale per una festa di natura privata. E in questo caso mi pare evidente che Monti dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni e chiedere scusa al Paese e ai cittadini”.

Nel testo dell’interrogazione la Lega chiede ”se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in Palazzo Chigi; se la festa avesse le caratteristiche di manifestazione istituzionale ovvero di natura privata; quanti fossero gli invitati alla festa di cui sopra e a che titolo vi abbiano partecipato; se l’iniziativa sia stata effettivamente disposta dal Presidente del Consiglio Mario Monti; e tra gli invitati figurassero anche le persone care al Presidente; chi abbia sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi sono stati già corrisposti; se non si ritiene inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare, in un momento di crisi come quella attuale, una festa utilizzando strutture e personale pubblici”.