Caro carburante, Gasparri: subito segnale su speculazione e accise

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 15 Marzo 2022 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
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Grillo, Gasparri: giustizialista d’assalto indagato per reato voluto dai grillini (foto Ansa)

Caro carburante,Gasparri: subito segnale su speculazione e accise. Per il senatore forzista il Governo deve agire sull’incremento dei costi, anche con un intervento su accise e Iva. La Procura di Roma ha aperto un’indagine.

Iniziative immediate sul caro carburante

“La benzina ha superato i 2 euro al litro e si rischia la paralisi. L’innalzamento dei prezzi della benzina è un salasso per famiglie e autotrasportatori. Sul caro carburante vanno prese iniziative immediate”, sottolinea il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che continua:

“Il governo agisca subito sia sul fronte di eventuali speculazioni che avrebbero portato a un incremento dei costi ingiustificato, su cui anche la Procura di Roma ha aperto un’indagine, sia valutando l’eventualità di intervenire su accise e Iva.”

Evitare il collasso del Paese e l’ennesima stangata per i cittadini: Forza Italia è in prima linea

“Si tratta di interventi fondamentali per evitare il collasso di settori strategici per la vita del Paese- come l’autotrasporto- con il conseguente aumento del costo di materiali e beni di consumo, oltre che per i lavoratori pendolari e l’economia delle famiglie.

Su questo tema Forza Italia è in prima linea e chiede un segnale forte che eviti ulteriori paralisi della vita produttiva, già fortemente provata in questi ultimi due anni di pandemia”, ha detto ancora il senatore che conclude:

Serve il taglio immediato delle accise. Il governo agisca subito per individuare eventuali speculazioni e per trovare soluzioni che evitino il collasso del Paese e l’ennesima stangata per i cittadini”.

Il caro carburante ha suscitato critiche e azioni anche da parte del Codacons che ha presentato un esposto all’antitrust e a ben 104 Procure della Repubblica e una diffida al Governo

Esposto all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica

Il  Codacons ha presentato un esposto all’ Antitrust e a 104 Procure della Repubblica per indagare sule anomalie dei listini dei carburanti, inviando Nas e Guardia di Finanza presso le sedi di compagnie petrolifere, grossisti, intermediari e distributori, per acquisire tutti i documenti fiscali relativi a benzina e gasolio e verificare dove si annidano le speculazioni”

La diffida del Codacons al Governo

Il Codacons ha presentato ieri una formale diffida al Governo in cui si chiede di intervenire al più presto su Iva e accise sui carburanti, utilizzando gli extra-profitti incamerati dallo Stato per ridurre la tassazione e abbassare con effetto immediato i prezzi alla pompa.

Codacons: per le famiglie stangata da 943 euro  

“A causa dell’escalation senza sosta dei listini alla pompa un pieno di verde costa in media 32,5 euro in più rispetto allo scorso anno, +39,3 euro un pieno di diesel – ha detto il presidente del Codacons Carlo RienziQuesto significa che, ai livelli attuali dei prezzi, una famiglia va incontro a una stangata pari a +780 euro annui in caso di auto a benzina, e addirittura +943 annui se dispone di una auto a gasolio, solo per i maggiori costi di rifornimento”.

Rincari sulla rete che si registrano nonostante il calo del petrolio

Ieri sui mercati internazionali è stato registrato un calo del petrolio. I listini dei carburanti però continuano a salire. La benzina verde ha raggiunto in modalità self la media di 2,219 euro al litro (ieri 2,217), il gasolio 2,225 euro al litro (ieri 2,220). In base ai calcoli del Codacons sui listini odierni – oggi un litro di benzina costa il 41,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio aumenta addirittura del +54,7%.

Coldiretti: in Italia l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada e i rincari pesano sul carrello della spesa 

“In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio -sottolinea la Coldiretti – ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori con il rischio di alimentare psicosi, accaparramenti e speculazioni.”

L’aumento dei costi si estende all’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione.

Per il balzo dei costi energetici – rileva la Coldiretti – l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5,6 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica.

“Il caro energia – spiega la Coldiretti –ferma i trattori nelle campagne, spegne le serre di fiori e ortaggi e blocca i pescherecci italiani nei porti, aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari.

Il peso dei rincari sulla spesa, l’analisi di Coldiretti

I rincari energetici di bollette, benzina e gasolio si scaricano sui prezzi del carrello della spesa con aumenti tendenziali che vanno dal 9% per la farina al 12% per la pasta, al 6% per il pesce all’11% per il burro, dal 7% per la frutta al 17% per la verdura fino al 20% per gli oli di semi come il girasole importato dall’Ucraina che ha dovuto interrompere le spedizioni. E’ l’analisi della Coldiretti in riferimento all’ipotesi di un decreto taglia- prezzi che il Governo sta studiando per contenere i rincari con il petrolio in frenata, sulla base dei dati Istat a febbraio.