Lecchese, il sindaco leghista vuole sfrattare le suore dall’asilo

Pubblicato il 19 Agosto 2010 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

Momenti di tensione stamani a Cesana Brianza, piccolo centro della provincia di Lecco più volte balzato agli onori della cronaca negli ultimi tempi per il braccio di ferro tra il Comune e i responsabili dell’asilo paritario d’ispirazione cattolica, che da 130 anni garantisce il servizio di scuola materna in paese.

Quello di oggi doveva essere il giorno dello sgombero dei locali comunali che ospitano l’asilo, dopo le ripetute intimazioni del sindaco Pier Giuseppe Castelnuovo, che e’ anche consigliere provinciale da alcuni mesi passato dal Pdl alla Lega Nord. I soci dell’asilo ”Redaelli” si sono opposti allo sgombero, mettendo nuovi lucchetti alle porte, intimando al Comune di desistere e manifestando con la presenza di un nutrito gruppo di genitori e nonni dei 56 bambini iscritti.

Alla fine il vigile incaricato di ritirare le chiavi e il fabbro consultato per aprirgli la strada, sono tornati sui loro passi, alla presenza dei carabinieri che hanno osservato la situazione. La prossima puntata della disfida si giocherà al Tar dopo che un referendum locale proposto dalla maggioranza era finito nel nulla per mancato raggiungimento del quorum dei votanti.

”Roba da Peppone e Don Camillo, solo che il sindaco stavolta non è del Pci ma della Lega Nord”, ha commentato il consigliere regionale del Pd Carlo Spreafico, mentre Stefano Galli, il capogruppo del Carroccio in Regione, è stato ancora più diretto: ”Quello – ha detto parlando di Castelnuovo – è un cretino”.