Celentano, Mannoia, don Gallo…: “vip” M5S chiedono a Grillo un compromesso

Pubblicato il 29 Marzo 2013 - 11:16| Aggiornato il 26 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Adriano Celentano è solo l’ultimo in ordine di tempo. Da Fiorella Mannoia a don Andrea Gallo sono molti i vip che hanno votato Movimento 5 Stelle e che adesso chiedono a Beppe Grillo e compagni di cedere ai compromessi per un governo a guida Pier Luigi Bersani. 

Ad oggi le pressioni non sono servite a nulla. Grillo resta irremovibile. Il “basta al gioco al massacro” invocato da don Gallo è rimasto inascoltato. “Chi ha veramente a cuore il bene comune, dovrebbe cercare di trovare uno spiraglio in queste tenebre, aveva detto il sacerdote genovese. Anche se non è facile: vediamo questi voti di metterli insieme. Il Movimento vada al tavolo col centrosinistra per realizzare le riforme più importanti come la legge elettorale, il conflitto di interessi, la possibilità di eliminare le pensioni d’oro e di dimezzare i parlamentari e di combattere la disoccupazione, l’evasione fiscale e la corruzione”

Jacopo Fo, figlio dell’attore e Nobel Dario, dalle colonne del Fatto Quotidiano aveva anche fatto un nome di possibile trait d’union tra Movimento 5 Stelle e Pd: Laura Puppato, già candidata alle primarie del centrosinistra e soprattutto ex sindaco di Montebelluna (Treviso), definito Comune 5 Stelle dallo stesso Grillo. “Il Pd ha fatto otto proposte, ha scritto Fo, ma evidentemente non sono sufficientemente appetibili per il Movimento. Crediamo che tu, cara Puppato, rappresenti l’anima del Pd più vicina a questo modo pratico di ragionare e di trovare una convergenza. Chi meglio di te potrebbe costruire una piazza dove discutere pubblicamente sulle leggi immediatamente indispensabili per evitare il collasso nazionale?”. Anche in questo caso la risposta è stata una non risposta.

Sempre dal Fatto Quotidiano aveva lanciato il proprio appello anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo e leader delle “agende rosse”. “Capisco che per i parlamentari a 5 Stelle la posizione sia quella di porre fine a un centrosinistra e un centrodestra che governano a braccetto questo Paese da quasi 20 anni, ma probabilmente io avrei dato la possibilità a Bersani di giurare per poi valutarlo di volta in volta dentro l’aula”.

Dalle pagine di Repubblica Adriano Celentano se la prende un po’ con tutti: con Marco Travaglio e Michele Santoro per gli attacchi al presidente del Senato, Pietro Grasso, con la proposta di ineleggibilità per Berlusconi lanciata da Flores d’Arcais. Celentano si è rivolto direttamente a Grillo: “Praticamente tu spingi Bersani ad allearsi con Berlusconi. Hai mai pensato ai vari risvolti di una così curiosa alleanza? Tutti e due, per come li hai ridotti, sarebbero costretti a venirsi incontro, anche se nell’animo di entrambi auspica l’idea di tornare il più presto possibile felici e separati più di prima. Nel frattempo ci sarà una gara a chi dei due lavorerà meglio per il bene degli italiani. Se ciò avvenisse è chiaro che il merito sarà ancora tuo. Ma se poi questi due si divertono a stare insieme? E allora la strana alleanza che doveva durare solo il tempo di una o due riforme, potrebbe protrarsi e durare magari qualche anno, o addirittura cinque di anni…”.

Stessa presa di posizione per Fiorella Mannoia, cantante vicina alla sinistra che ha detto di aver votato Grillo alle ultime elezioni: “Non sarebbe meglio trovare un compromesso transitorio solo per traghettare il Paese a nuove elezioni, magari fra un anno? Ora è il momento di agire, il M5S è andato al governo. Che cosa si fa? Si sta a guardare il Paese andare a fondo o si dialoga? No, caro Beppe, mi dispiace ma non sono d’accordo”.