Comunali, L’Aquila al ballottaggio: Cialente 39,9%, De Matteis 30%

 

CANDIDATO/LISTE                                    VOTI      %
CIALENTE MASSIMO                                 17.598    40,7
- PARTITO DEMOCRATICO
- ALLEANZA PER L'ITALIA
- CATTOLICI DEMOCRATICI
- SOCIALISTI RIFORMISTI
- RIFONDAZIONE COMUNISTA-COMUN.  ITALIANI
- SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DE MATTEIS GIORGIO                               12.834    29,7
- MPA MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE
- UNIONE DI CENTRO
- LISTA CIVICA - PROSPETTIVA 2022
- LISTA CIVICA - TUTTI PER L'AQUILA
- U.D.EUR POPOLARI
- VERDI  ECOLOGISTI E RETI CIVICHE-CIVICA
- LISTA CIVICA - I CASTELLI CON L'AQUILA
PROPERZI PIERLUIGI                                3.535     8,2
- IL POPOLO DELLA LIBERTA'
- LISTA CIVICA - DOMANI L'AQUILA
MANCINI ANGELO                                    2.732     6,3
- DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
- LISTA CIVICA - L'AQUILA OGGI
VITTORINI VINCENZO                                2.476     5,7
- LISTA CIVICA - L'AQUILA CHE VOGLIAMO
DI CESARE ETTORE                                  2.162     5,0
- LISTA CIVICA - CAMBIA MUSICA
- LISTA CIVICA - IN COMUNE
VERINI ENRICO                                     1.133     2,6
- FUTURO E LIBERTA'
BLUNDO ROSETTA ENZA                                 756     1,7
- MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT

Una città che torna a specchiarsi nelle urne a tre anni di distanza dal terremoto che ha segnato drammaticamente l’Abruzzo. Gli aquilani sono andati al voto esattamente 3 anni e un mese dopo quel 6 aprile 2009: è più che legittimo considerare che in gioco ci sia soprattuto la credibilità del progetto di ricostruzione post-sisma. I temi della campagna elettorale, naturalmente, sono stati tutti incentrati sui piani per la ricostruzione della città e per il rilancio della sua economia messa a dura prova dal terremoto. In gara, da favorito, è il sindaco uscente del Pd Massimo Cialente che conta anche su Sel e Api ma non su Idv. Il bilancio di quanto è stato fatto e non fatto nella ricostruzione della città è forse il banco di prova principale di questo voto. Un test che non riguarda solo i primi mesi dell’emergenza affrontata dal governo Berlusconi ma anche e soprattutto i restanti due anni di gestione commissariale da parte del governatore Gianni Chiodi. Non è azzardato dire, quindi, che, pur nella specificità aquilana del voto, domenica e lunedì è in gioco anche un giudizio sui tre anni e mezzo di governo della giunta regionale di centrodestra guidata da Chiodi.

I NUMERI

Gli elettori. Sono 61.401 gli aventi diritto al voto nel comune dell’Aquila. Di questi, 31.526 sono donne e 29.875 uomini. I seggi. Sono 81, dislocati in tutto il territorio comunale. Allestiti anche 3 seggi speciali per consentire il voto alle persone ricoverate e ai detenuti. Gli scrutatori assegnati sono 333. Ufficialmente in lizza per la poltrona di Palazzo del Tosto corrono 8 candidati sindaco, le liste 22, i candidati al Consiglio comunale 684.

GLI 8 CANDIDATI SINDACO

Cialente cerca un mandato bis. Il ri-candidato sindaco del centrosinistra cerca la conferma per altri cinque anni alla guida dell’Aquila impegnata nella rinascita. Cialente, appoggiato da sei liste, non parte con la stessa coalizione di cinque anni fa vista la defezione dell’Idv e di alcune costole di sinistra, come i comitati cittadini, nati dopo il sisma per rivendicare il coinvolgimento nelle decisioni. Un pò in controtendenza rispetto alla foto di Vasto, lo strappo dell’Idv che corre da solo, con il candidato Angelo Mancini, dopo avere amministrato per cinque anni con Cialente, insieme a Sel e Rifondazione. Queste ultime rientrate nei ranghi dopo le primarie caratterizzate dalla sfida tra l’esponente del partito di Vendola, il medico Vittorio Festuccia, e il sindaco uscente Cialente.

Centrodestra spaccato: soprattutto per polemiche e divisioni nel Pdl. Il candidato ufficiale del centrodestra è Pierluigi Properzi, docente universitario pescato nella società civile appoggiato dal Pdl e dalla lista civica Domani L’Aquila. A mettergli i bastoni tra le ruote c’è il candidato del movimento L’Aquila Città Aperta, Giorgio De Matteis, esponente dell’Mpa ed uomo forte del centrodestra, vice presidente del consiglio regionale: è stato lui a dire no alla riunificazione della coalizione dopo essere stato in trattativa nei mesi scorsi. La sua squadra viene considerata troppo eterogenea vista la presenza della Destra con la lista civica Prospettiva 2022 e dei Verdi, passando per l’Udc ed altre formazioni civiche.

Ma le sorprese, secondo alcuni sono dietro l’angolo, dal momento che tra gli otto candidati c’è anche il temutissimo Movimento 5 Stelle, con l’unico candidato donna, l’insegnante Enza Blundo, che potrebbe approfittare del buon trend nazionale. Seguono le formazioni civiche dell’Aquila che vogliamo che vede candidato sindaco, il chirurgo Vincenzo Vittorini, il primo a scendere in campo, e il candidato sindaco di Appello per L’Aquila, Ettore Di Cesare, attorno al quale si sono concentrati buona parte dei comitati cittadini. Completa il quadro il candidato sindaco di Fli che ha deciso di correre da solo con l’ex margherita: Enrico Verini.

IL VOTO IERI E OGGI

Previsioni. Alla luce del clima di grande difficoltà per una comunità ancora in attesa della partenza della cosiddetta ricostruzione e del rilancio economico e sociale, fa sempre paura l’astensionismo, ormai prossimo al 35% dell’elettorato.È molto probabile che si vada al ballottaggio, ma il distacco tra Cialente e gli altri candidati non dovrebbe mettere seriamente a rischio la sua rielezione. Il principale sfidante di Cialente sembrerebbe essere il candidato centristra Giorgio De Matteis, sostenuto da Udc, Mpa, Udeur e da quattro liste civiche. Non esattamente uno scontro diretto tra Pd e Pdl che non presentando una sua lista, ha appoggiato il candidato indipendente Pierluigi Properzi di Domani L’Aquila, dato dai sondaggi poco sopra il dieci per cento.

Così nel 2007. Alle comunali del 27 maggio 2007 Massimo Cialente diede lo sfratto al centrodestra, contando su un’ampia coalizione che lo ha portato al governo della città con il 53,3% dei voti. Senza ballottaggio. Una vittoria al primo turno e l’appoggio di ben 11 partiti: Democratici sinistra, DL. La Margherita, Sdi, Rifondazione Comunista,Verdi, Udeur Popolari, Socialisti Riformisti, Lista Civica Impegno Per L’aquila, Di Pietro Italia Dei Valori, Democrazia Cristiana, Comunisti italiani.

Successo non certo annunciato. Erano 5 i candidati a sindaco, 22 le liste e oltre ottocento gli aspiranti consiglieri comunali. L’azzurro Maurizio Leopardi raccolse il 31,3%. A sostenerlo Forza ItaliaAlleanza Nazionale, Udc, Nuovo Psi, Lista Civica Alternativa, Alternativa Con Alessandra Mussolini. Terzo classificato, il centrista Angelo De Nicola per il cosiddetto Terzo Polo (nomen omen) che raccolse il 10,8% delle preferenze. A sostenerlo: L’italia Di Mezzo, Lista Civica Città Unita, Partito Liberale Italiano.

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