Consultazioni: Napolitano corre, ipotesi governo Renzi cresce. Video

Pubblicato il 23 Aprile 2013 - 13:32| Aggiornato il 10 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Consultazioni lampo, tutto in poco più di mezza giornata e poi il nome di chi guiderà in nuovo Governo. Giorgio Napolitano ha fretta e ha le idee chiare. Ma si trova a fare i conti con un’ipotesi forse non prevista e che cresce improvvisamente, quella di Matteo Renzi premier.

La voce circola già nelle prime ore del mattino, forte della spinta dei “Giovani Turchi” Pd. Ma è voce che si ingrossa poco dopo. Perché Renzi ottiene di fatto il via libera dal Pdl che si dichiara disposto a votarlo e la non ostilità di Fratelli d’Italia che pure, a Napolitano, dichiara di chiamarsi fuori dalle larghe intese.

Le consultazioni termineranno poco dopo le 18:30. Napolitano vedrà i tre principali partiti dopo le 17: prima M5S, quindi il Pdl e infine il Pd. Poi, già in serata, sarà la volta del nome. Sarà quello di Matteo Renzi?

Le consultazioni:

Ferrara (Gal): “Chiesta attenzione al sud”.  ‘Abbiamo chiesto che il Sud possa essere coinvolto in un governo che abbia tra le priorita’ l’attenzione al Mezzogiorno d’Italia”. Lo ha detto il presidente del gruppo parlamentare del Senato di ”Grandi autonomie e liberta”’, Mario Ferrara, al termine del colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Fratelli d’Italia: “Non disponibili alle larghe intese, ma ok Renzi”. Fratelli d’Italia non è disponibile a votare la fiducia a un governo di larghe intese, ma vorrebbe un esecutivo ”di cambiamento”, che garantisca anche ”un salto generazionale”. E uno dei profili che andrebbe bene è quello di Matteo Renzi. Lo hanno detto per Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Ignazio La russa e Maurizio Crosetto al termine delle consultazioni con il presidente Giorgio Napolitano al Quirinale. La presidente del gruppo parlamentare alla Camera di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha motivato la contrarietà del suo partito a un governo di larghe intese spiegando che non si possono mettere insieme ”persone e storie molto diverse tra loro”, perche’ cosi’ ”si rischia l’eterno compromesso al ribasso”.

Da parte sua, Ignazio La Russa, ha detto che Fratelli d’Italia in ogni caso ”aspetta di vedere come sara’ l’incarico e chi sara’ l’incaricato”. FdI infatti vuole vedere se questo che nascera’ ”sara’ l’ultimo governo della seconda Repubblica o il primo della terza”. Infatti, ha aggiunto, ”un salto generazionale potrebbe essere da noi valutato con attenzione”.    A chi gli chiedeva cosa ne pensassero di Renzi, ha risposto: ”Certamente Renzi e’ uno di quelli che risponde a questa tipologia”.

Pisicchio: “Nome premiere in pochissime ore”. La scelta del futuro premier da parte del presidente della Repubblica ”si esprimera’ nel giro davvero di pochissime ore”, ha assicurato il presidente del gruppo parlamentare misto della Camera, Pino Pisicchio, esponente del Centro Democratico. Al termine del colloquio con il presidente Napolitano ha detto ai giornalisti di ”tenersi pronti ad un percorso molto, molto serrato”.

‘Speranza (Pd): “Renzi? Prima consultazioni poi vediamo”. “‘Il nome di Renzi incontra senz’altro il favore del Pd perche’ e’ una personalita’ di primissimo piano e trova un’assoluta sintonia con la dirigenza del partito”. Cosi’ il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, ospite di ”24 Mattino” su Radio 24, non esclude tra le ipotesi anche quella che sia il sindaco di Firenze il candidato premier da proporre a Napolitano.

”Però – aggiunge Speranza – non è corretto che noi, prima di andare alle consultazioni iniziamo a ragionare di nomi. La competenza e’ tutta del Presidente della Repubblica, in un passaggio difficile. Fare una discussione sui nomi senza interloquire in alcun modo con il Capo dello Stato non mi sembra il modo migliore di ragionare”. Renzi, sostiene poi Speranza, ”e’ un nostro dirigente, e’ un nostro sindaco, ha tutte le qualita”’. ”Ha partecipato alle primarie, e’ stato votato da un milione di italiani, poi ci sono posizioni politiche diverse e il dibattito e’ aperto ma rispetto a Renzi non e’ certo dal Pd che arrivera’ alcun ostracismo o alcun veto”.