Crisi Ue, Bonino: “Federazione leggera per un’unità politica”

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA

”Se riuscissimo a vederci come un tutto, come un insieme”, in Europa ”ci sembrerebbe assurdo che qualcuno possa mettere in discussione la sopravvivenza della nostra moneta”. E’ la convinzione di Emma Bonino, vice presidente del Senato, espressa in una lettera a La Stampa, in cui sostiene l’importanza dell’affermazione dell’unità politica dell’Unione Europea, che è ancora incompiuta.

”Unità politica vuol dire avere – afferma Bonino – oltre a una Banca Centrale anche un Tesoro che amministra un bilancio federale di dimensioni sufficienti a stabilizzare il sistema quando c’è bisogno, aiutando gli Stati in difficoltà con la manovra fiscale, eventi ordinari, cui nessuno presta particolare attenzione, diversamente dai nostri continui vertici e dai nostri roboanti annunci di questa o quella manovra di stabilizzazione”.

”Stiamo parlando di una Federazione leggera che assorba non più del 5% del Pil europeo – sottolinea la Bonino – Incidentalmente il 5% del Pil Ue corrisponde a circa 650 miliardi di euro, più o meno l’ordine di grandezza dell’attuale fondo di stabilizzazione”. Infine occorre prendere atto che ”gli eserciti nazionali, in Europa non hanno più senso, visto che nessuno minaccia alcuna intergrità territoriale – prosegue Bonino – che certa scienza ha bisogno di una scala che nessuno Stato europeo può più assicurare, che le reti infrastrutturali esistono già a supporto del mercato interno ma le finanziamo male ciascuno per conto suo e che l’unione doganale è già una competenza esclusiva dell’Unione di oggi ed è ridicolo affidarla a 27 diverse organizzazioni nazionali distinte e separate”.