Davide Faraone (Pd) a Riccardo Nuti (M5S): prova ad accusarmi senza immunità…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2013 - 19:54 OLTRE 6 MESI FA
Davide Faraone (Pd) a Riccardo Nuti (M5S): prova ad accusarmi senza immunità...

Davide Faraone (Ansa)

ROMA, 11 DIC – Davide Faraone replica a Riccardo Nuti: Pd contro M5S, palermitano contro palermitano. Motivo del contendere la mafia, o meglio l’accusa fatta da Nuti a Faraone di aver frequentato persone poi condannate per mafia durante una sua campagna elettorale nel 2008.

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Faraone, responsabile Welfare nella nuova segreteria del Pd targato Matteo Renzi, ha risposto così a Nuti, nell’Aula della Camera:

Il collega Nuti ha usato metodi fascisti e mafiosi. Lo sfido a ripetere quanto ha detto al riparo di quest’Aula e dell’immunità parlamentare spogliandosi di quella immunità. Quelle sono solo mere falsità”, ha detto Faraone tra gli applausi dei colleghi del suo gruppo parlamentare. Nuti aveva attaccato Faraone nel suo intervento sulla fiducia al governo Letta.

Mentre tutti i deputati del Pd si levavano in piedi ad applaudire, c’erano urla da M5S, dai cui banchi è stato urlato anche “fascisti”.

“Ma Nuti – ha aggiunto Faraone – non lo farà. Oltre ad essere bugiardo è anche imbroglione. Ricordo che quando si candidò a sindaco di Palermo scrisse “Riccardo Nuti detto Grillo”… Legga per intero quelle informative dei Carabinieri, che io ho usato come mio certificato antimafia, visto che i mafiosi dicevano che io ero inaffidabile e buttavano i miei fac-simile. In quella vicenda venne condannato un politico, mentre io non ricevetti neanche un avviso di garanzia”.

E rivendicando il proprio impegno per la legalità nella città di Palermo, Faraone conclude: “Io mi ricordo di Nuti solo quando, al comizio di Grillo a Palermo, lui stava lì accanto a Grillo che diceva che la mafia a Palermo non c’era più perché si era trasferita al nord”.

Il bailamme è proseguito anche quando è intervenuto per fatto personale Riccardo Nuti: “Certa gente non dovrebbe avere neanche il coraggio di parlare dopo quanto è stato denunciato da intercettazioni pubbliche e pubblicate se non vuole perdere la faccia. I fatti sono noti e pubblici, e se sono scomodi non è colpa di chi li riporta. Faraone mi quereli, poi vedremo in base di che cosa. Mi quereli e poi vedremo”, ha concluso Nuti.