De Magistris e il Napoli, l'uomo delle istituzioni secondo cui la Juve ruba. E pure lo Stato... De Magistris e il Napoli, l'uomo delle istituzioni secondo cui la Juve ruba. E pure lo Stato...

De Magistris, l’uomo delle istituzioni secondo cui la Juve ruba. E pure lo Stato…

De Magistris e il Napoli, l'uomo delle istituzioni secondo cui la Juve ruba. E pure lo Stato...
De Magistris, l’uomo delle istituzioni secondo cui la Juve ruba. E pure lo Stato… (foto Ansa)

NAPOLI – Luigi De Magistris tira fuori uno dei temi più cari alla metà d’Italia che non tifa Juve: la Juve ruba, i Poteri (quelli con la P maiuscola) aiutano la Juve. La spiegazione è fin troppo ovvia in queste ore: la Juventus è stata favorita dall’arbitro Orsato durante Inter-Juve, quindi il Napoli è stato demotivato e ha preso una scoppola a Firenze che sa di resa per lo Scudetto. De Magistris non nomina mai la Juve ma il riferimento è fin troppo evidente.

Probabilmente secondo De Magistris è colpa del Palazzo se il Napoli perde 3-0 con la Fiorentina senza praticamente mai tirare in porta e abdica a ogni speranza: se fosse rimasta a -1 dai bianconeri, ci sarebbe stata l’occasione del sorpasso (Roma-Juve, tanto per dire), invece la squadra di Sarri si è liquefatta, dopo l’ebbrezza della vittoria a Torino e i botti sparati in città quando era…seconda.

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Ecco, De Magistris vuol vedere solo una parte della medaglia: lo Scudetto “ce lo hanno tolto” (ma se erano secondi anche prima di questa giornata), lo Stato ci ha abbandonato (questo è un vecchio refrain dei napoletani), il “maltolto ce lo riprenderemo”, ma il capolavoro è dire che lo riprenderanno “senza lamentele”, come se la storia e anche la cultura napoletana (pensiamo al melodramma o al fenomeno più recente dei meolodici) non fosse basato su questo leit-motiv del luogo comune secondo cui “a Napoli facciamo come ci pare perché tanto lo Stato non ci pensa”. Ovviamente non balena nemmeno per la testa del tifoso l’idea che per esempio Sarri abbia giocato con 13 giocatori per tutto l’anno, giocatori che ora sono spompati (e non da ieri) e possono fare il miracolo nella singola partita ma difficilmente tenere il ritmo Scudetto che sarebbe servito nello sprint.

Lo sfogo che Di Magistris ha fatto su Facebook poteva essere uno sfogo da opinionista da tv locale, da telecronista tifoso, da frequentatore della curva. Invece lo scrive un sindaco, il sindaco della seconda città più popolosa d’Italia. E se una persona delle istituzioni dice che le istituzioni sono ingiuste, che chi vince è ladro, che lo Stato commette furti, allora cosa dirà una persona che non ha nemmeno il “dovere istituzionale” di pesare le parole? Cosa farà quella persona? Probabilmente tirerà le pietre contro il pullman bianconero (nella migliore delle ipotesi), o nella peggiore tirerà petardi nel settore ospiti dei “ladri” alla prima occasione, perché tanto “lo dice pure il sindaco che rubate”.

Lasciamo spazio al postdi De Magistris su Facebook:

Sono orgogliosamente napoletano sempre, nella gioia e nel dolore, con i nostri difetti ed i nostri pregi. La nostra Città e il popolo napoletano sono stanchi delle ingiustizie. Ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato, conquisteremo quello che ci spetta. Nulla di più di ciò di cui abbiamo diritto. La differenza tra Noi e quelli che usurpano i nostri diritti è che Noi comunque viviamo perchè amiamo ed abbiamo un cuore grande e profonda umanità, loro invece si sentono forti e potenti rubando, con furti di Stato o di Calcio. Il maltolto ce lo riprenderemo tutto, senza lamentele e senza cappello in mano, con la schiena dritta e con la lotta. La nostra dignità non ha prezzo, la nostra sete di giustizia è vasta e profonda. Uniti si vince, abbattendo i palazzi dei poteri corrotti, conquistando i nostri traguardi. W Napoli !!

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