Decreto Cura Italia: 3,5 miliardi per la sanità, 10 per l’occupazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2020 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA
Decreto Cura Italia, Conte: "Manovra poderosa: si attivano 350 miliardi"

Decreto Cura Italia, Conte: “Manovra poderosa: si attivano 350 miliardi” (Nella foto Ansa, Conte e Gualtieri)

ROMA  –  “Nessuno deve sentirsi abbandonato. Lo Stato c’è”: con queste parole il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato il decreto Cura Italia varato per far fronte alla crisi economica seguita all’emergenza coronavirus.

“E’ una manovra economica poderosa: si attivano 350 miliardi. Non abbiamo pensato e non pensiamo di combattere un’alluvione con gli stracci. Stiamo cercando di costruire una diga per proteggere imprese famiglie lavoratori”, ha detto Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.

“Siamo stati i primi a mettere in campo 25 miliardi di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano, delle imprese, delle famiglie. E attiviamo flussi per complessivi 350 miliardi”. 

“Il governo è vicino alle imprese, i professionisti, le famiglie, alle donne e gli uomini, i giovani che stanno facendo enormi sacrifici per tutelare il bene più alto. Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra. Possiamo parlare di modello italiano non solo per la strategia di contrasto ma anche di un modello italiano per la strategia” di risposta economica all’epidemia del coronavirus, ha aggiunto Conte. 

“Siamo consapevoli che non basterà”, ma “il governo risponderà presente anche domani; dovremo predisporre misure per il tessuto economico e sociale fortemente intaccato” dall’emergenza “con un piano di ingenti investimenti con una rapidità che il nostro paese non ha mai conosciuto prima”.

“​Abbiamo approvato il decreto marzo, un decreto molto consistente con cui diamo una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico: abbiamo deciso di usare tutto l’indebitamento netto”, ha quindi spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. 

“C’è un capitolo molto corposo di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus”. Nel decreto Cura Italia per contrastare il coronavirus “abbiamo incluso anche il trasporto merci” tra i destinatari degli aiuti economici, ha aggiunto Gualtieri. 

Si tratta di “un decreto molto consistente: diamo una prima risposta alla crisi economica e non solo. Abbiamo deciso di utilizzare tutto l’indebitamento netto” autorizzato dal parlamento di 25 miliardi, ha spiegato il ministro. “C’è un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale e la Protezione civile, con risorse per quasi tre miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico che stanno svolgendo”. 

“Contiamo con il lavoro europeo e con la riprogrammazione di fondi europei di sostenere il decreto aprile cui stiamo già lavorando: siamo fiduciosi di poter rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e al lavoro straordinario che tutti gli italiani stanno svolgendo in questo momento”, ha aggiunto Gualtieri.

Tre miliardi per lavoratori autonomi e liberi professionisti

“Per gli autonomi e i liberi professionisti in questo primo dl, il dl marzo, ci sono circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività”, ha annunciato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. “C’è anche un intervento su Alitalia”. 

“Gli interventi relativi agli “ammortizzatori sociali” saranno sia “il fondo di integrazione salariale che viene incrementato di 1,3 miliardi sia la cig in deroga per tutti i datori di lavoro che ne potranno usufruire, anche se solo con un dipendente, e che sarà pari a 3,3 miliardi di euro”, ha aggiunto Catalfo. 

Scuole aperte solo per attività “indifferibili”

Sono previste, nel pacchetto del decreto, ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica amministrazione che consentiranno ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”. Fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici.

La presenza del personale Ata (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità: lo ha annunciato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Il nuovo decreto legge prevede 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza. Stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro, risorse che le scuole potranno utilizzare per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti. Garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.

“La risposta della scuola, fin dalle prime ore di questa emergenza, è stata importante. Voglio ringraziare tutto il personale, i dirigenti, i direttori dei servizi generali e amministrativi, gli Ata, gli insegnanti, gli Uffici scolastici regionali, gli Ambiti territoriali per gli sforzi fatti in queste settimane. Ringrazio anche le famiglie, che stanno dando man forte”, ha detto il ministro.

Stop ai concorsi pubblici

Nel decreto legge abbiamo “previsto la sospensione per due mesi di tutte le prove dei concorsi pubblici, con l’eccezione di quelli in cui la valutazione dei candidati sia effettuata solo su basi curriculari o in modalità telematica”, ha reso noto la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, su Facebook. 

Inoltre nel decreto è stato stabilito che “fino alla fine dell’emergenza coronavirus lo smart working, cui si può far ricorso in modo semplificato e persino con strumenti del dipendente, è la forma ordinaria” lavoro nella Pa.

“Qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, le amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri istituti analoghi. Esaurite eventualmente tali opzioni, i datori pubblici possono esentare il lavoratore dal servizio che però risulta prestato con tutte le prerogative di retribuzione e contribuzione, esclusa, se prevista, l’indennità sostitutiva di mensa”, spiega Dadone su Facebook.

(Fonti: Ansa, Agi, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev