Dimissioni Cosentino: in Aula botta e risposta tra Franceschini e Cicchitto
Botta e risposta nell’Aula della Camera tra Dario Franceschini e Fabrizio Cicchitto sulle dimissioni di Nicola Cosentino da sottosegretario, respinte da Silvio Berlusconi.
«E’ ora di smetterla con queste sceneggiate delle dimissioni date e respinte: non si gioca con le Istituzioni», ha detto il capogruppo del Pd durante l’esame del dl emergenze. Concetto ribadito da Massimo Donadi dell’Idv. Immediata la replica del capogruppo Pdl: «Franceschini ha fatto un esercizio di demagogia. Cosentino si è dimesso per vicende politiche che nulla hanno a che fare con il decreto che stiamo esaminando. In questo momento non possono esserci esercizi di demagogia: li rispedisco al mittente».
Carfagna. «Se non dovesse rinunciare alle dimissioni, quella di Nicola Cosentino sarebbe una perdita importante – è stato il commento del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna – Il partito andrà avanti con la squadra che sta lavorando da tempo per vincere l’ elezioni».
«La classe dirigente campana è matura – ha detto Carfagna – radicata sul territorio e ha dimostrato più volte di essere all’altezza delle situazioni. Credo che sulla sua decisione abbia influito la questione Caserta».
«Non so chi sarà il suo successore perché non spetta a me dirlo – ha aggiunto – sarà il presidente Berlusconi con i tre coordinatori nazionali a fare le valutazioni opportune e a trovare la persona migliore. Riconosco il grande lavoro che Cosentino ha fatto e che ha portato alla crescita del partito e al radicamento sul territorio che ci ha portato a vincere le elezioni in tre province».