Dl emergenze, Zanda: governo ci porta a deriva emergenziale

Pubblicato il 9 Febbraio 2010 - 21:21 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

I senatori del Pd votano contro il decreto sulle emergenze, un provvedimento che trascina il Paese verso una «deriva emergenziale»: è una denuncia dura quella pronunciata in Aula al Senato dal vice presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, intervenuto per dichiarazione di voto.

«Non so se Bertolaso sarà ministro. Ma so – ha spiegato Zanda, con una punta di ironia – qual è il motivo per cui Berlusconi ha proposto che lo diventasse. Perché Bertolaso ha saputo offrire a Berlusconi uno strumento utile per consentire deroghe a decine e decine di leggi».

Zanda ha puntato l’indice contro quello che ha definito «il regime delle ordinanze di protezione civile: niente controlli, e deroghe alle norme sugli appalti, sulla concorrenza, sulla trasparenza, sui controlli. Deroghe alla vigilanza dell’Autorità sui lavori pubblici, alle procedure di affidamento, ai controlli dei requisiti per i contratti e alla procedura per la scelta del contraente, alla pubblicazione dei bandi di gara, ai termini, ai criteri di selezione delle offerte, alla progettazione, al sub-appalto, alle varianti in corso d’opera, alle penali, all’adeguamento prezzi».

«E’ con le ordinanze – ha incalzato Zanda – che Bertolaso ha suggerito a Berlusconi quel modello di Stato, di ordinamento giuridico, che al premier serviva, ma non sapeva come realizzare. Il presidente del Consiglio propone di ripagare con la poltrona di ministro. E forse, in prospettiva, con altro ancora».

«Protezione Civile Spa non è una società, è una scappatoia. In tutte le ordinanze – spiega Zanda – c’é un lungo elenco di leggi da derogare. Se questo impianto servisse per i terremoti e le alluvioni, nulla quaestio. Ma che c’entra, ad esempio, la Vuitton Cup con l’emergenza? Il 12 gennaio scorso Bertolaso è stato nominato commissario della Vuitton Cup a La Maddalena che è stata classificata ‘grande evento’ col conseguente regime dell’emergenza».