Elezioni, hashtag #abolisciqualcosa: sul web la parodia alle sparate dei politici
Pubblicato il 11 Gennaio 2018 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Elezioni, hashtag #abolisciqualcosa: sul web la parodia alle sparate dei politici. Tempo di elezioni, tempo di sparate politiche volte ad abolire questo o quello, senza poi indicare, ovviamente, costi, conseguenze, fattibilità ecc… Nelle ultime settimane abbiamo ascoltato i vari leader gridare ai quattro venti l’abolizione della legge Fornero (Lega, M5S), del canone Rai (Renzi), delle tasse universitarie (Grasso), del Jobs Act (Berlusconi), dell’obbligo di vaccinazione e della Buona Scuola (Salvini), di spesometro, split payment, redditometro e 400 leggi 400 (Di Maio)…
Conforta tuttavia la risposta immunitaria offerta dal web: su Twitter è diventato rapidamente virale l’hashtag #AbolisciQualcosa, anticorpi giocosi e ironici all’incontinenza abolizionista dei leader: una gara a segnalare ciò che più non ci piace, dai calzini bianchi con i sandali ai canditi nel panettone, da chi tossisce a teatro alla pizza con l’ananas. Il gioco vale la candela (aspettando l’hashtag abolisci i proverbi): col sorriso si irride il velleitarismo di certi slogan, si segnala l’impudente implausibilità e avventatezza di certe posizioni. Perché prima o poi qualcuno proporrà di abolire le tasse, i compiti a scuola, le giornate uggiose… Di seguito qualcuno degli hashtag più simpatici.
#AbolisciQualcosa Uomini e donne della De Filippi.
Aboliamo il Festival di Sanremo e mandiamo in onda il Gods of Metal. #AbolisciQualcosa
Aboliremo le sopracciglia ad ali di gabbiano.#AbolisciQualcosa
Aboliremo i foglietti illustrativi dei medicinali che per ripiegarli serve una laurea in ingegneria dei materiali. #AbolisciQualcosa
Le porte con scritto “tirare” o “spingere”. Lasciamoci guidare dall’istinto.#AbolisciQualcosa
Aboliremo le citazioni colte per giustificare un selfie con le minne di fuori.#AbolisciQualcosa (Selezione di hashtag raccolta da Repubblica.it)