Energia, Gasparri: agire subito sul caro bollette per evitare danni gravi, migliorare norma su extra profitti

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri esorta un rapido intervento sul caro-bollette: il Governo sa di poter contare su un ampio consenso in Parlamento

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 29 Agosto 2022 - 18:22 OLTRE 6 MESI FA
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Grillo, Gasparri: giustizialista d’assalto indagato per reato voluto dai grillini (foto Ansa)

Energia, Maurizio Gasparri esorta il Governo ad agire subito sul caro bollette per evitare danni gravi e a migliorare la norma sugli extra-profitti:

“Il governo ha i poteri per poter intervenire subito sul caro bollette, benché si sia alla vigilia delle elezioni ed avrà il consenso adeguato perché questa emergenza viene prima di ogni altra questione e deve essere affrontata con immediatezza”

La norma sugli extra profitti va rivisitata e migliorata perché quella è la prima fonte di finanziamento per alleviare le grandi difficoltà delle famiglie e delle imprese.”, afferma il senatore forzista.

Seguire ogni strada per attenuare la situazione

Dice ancora Gasparri: “Ogni strada, interna e internazionale, va seguita per attenuare una situazione che di ora in ora diventa sempre più pesante e pericolosa per tutta l’economia italiana.

O con un apposito decreto o definendo fin da ora un emendamento da inserire nel decreto aiuti all’esame del Parlamento.

Occorrono risorse adeguate, occorrono interventi incisivi a sostegno delle famiglie e delle imprese.”

Europa deve essere coesa e decidere rapidamente

“Anche l’Europa– prosegue il senatore forzista- va richiamata ad una forte coesione ed una rapidità di decisione. Non c’è bisogno di tregue elettorali o di riti formali perché gli interessi del Paese e dell’Europa sono chiarissimi. Il governo sa di poter contare su un consenso ampio in Parlamento. Pertanto bisogna assumere decisioni. Far parlare i fatti e non riti propagandistici. Iniziative immediate per evitare danni gravi. Prima che diventino irreparabili.”

Tema energia deve essere prioritario per il nuovo Governo

“È ovvio che poi il nuovo governo dovrà come primo tema affrontare questo capitolo con ulteriori e adeguate decisioni. Ma non si può attendere oltre, bisogna agire subito”, conclude Gasparri.

La gran parte delle imprese energetiche non ha pagato gli extra-profitti. L’esposto del Codacons

Finora la gran parte delle imprese energetiche ha deciso di non pagare e di fare ricorso lasciando vuote le casse dello Stato di 10,5 miliardi di euro che il Governo aveva previsto di incassare.

Sul caso incombe oggi una denuncia del Codacons che si rivolge alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti, si legge in una nota.

L’associazione chiede sia aperta una indagine per accertare eventuali reati penali e contabili per possibile truffa e danno all’erario.

Tale comportamento dalle società energetiche è immorale e danneggia imprese e famiglie, recita la nota del Codacons

La nota integrale del Codacons

BOLLETTE: IMPRESE NON VERSANO TASSA SU EXTRA-PROFITTI, CODACONS LE DENUNCIA IN PROCURA E CORTE DEI CONTI

APRIRE INDAGINE PER POSSIBILE TRUFFA E DANNO ALL’ERARIO. DA SOCIETA’ ENERGETICHE COMPORTAMENTO IMMORALE CHE DANNEGGIA IMPRESE E FAMIGLIE

Sul caso della tassa sugli extra-profitti non versata allo Stato dalle società energetiche incombe oggi una denuncia del Codacons, che si rivolge alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti affinché sia aperta una indagine volta ad accertare eventuali reati penali e contabili.

Con il Decreto Aiuti Bis il Governo aveva previsto di incassare 10,5 miliardi di euro attraverso la famosa tassa una tantum sugli extra-profitti delle società energetiche, con le imprese del settore che avrebbero dovuto versare una prima rata (pari al 40% del valore della tassa) entro il 30 giugno e il restante 60% entro il 30 novembre – spiega il Codacons – Si apprende oggi che la maggior parte delle aziende coinvolte dal provvedimento avrebbe deciso di non pagare, lasciando vuote le casse statali: dei 10,5 miliardi di euro preventivati, sarebbe stato versato solo 1 miliardo di euro.

Così facendo le imprese energetiche hanno privato famiglie e imprese dei soldi necessari allo Stato per contrastare il caro-energia, proprio alla vigilia dei nuovi aumenti delle tariffe di luce e gas che scatteranno ad ottobre, e stanno aggravando enormemente l’emergenza bollette in Italia: un comportamento non solo immorale e vergognoso, ma anche un possibile illecito penale e contabile – afferma il Codacons.

L’associazione ha deciso pertanto di presentare un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti, chiedendo di accertare i fatti alla luce della possibile fattispecie di truffa e di reati contabili considerate le ripercussioni sul fronte erariale.