Fini a Ballarò: “La maggioranza c’è, ma il governo galleggia”

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 00:01 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini (foto LaPresse)

ROMA, 5 APR – Elezioni anticipate? Per ora non se ne parla perché  la maggioranza c’è  anche se solo ‘numerica’ e non politica. Ma c’è un vuoto di governabilità, dal momento che l’esecutivo guidato da Berlusconi sostanzialmente galleggia, ”non affronta i problemi” che assillano il paese, e se li affronta come nel caso dell’emergenza immigrazione, lo fa con ”pressappochismo e improvvisazione”.

Gianfranco Fini nel suo blitz mediatico a Ballarò dà un giudizio totalmente negativo dell’operato del governo Berlusconi e non nasconde la sua preoccupazione per il degenerare del clima politico anche nelle aule parlamentari, con la conseguente disaffezione da parte dei cittadini ormai nauseati.

Anche il processo Ruby – osserva il presidente della Camera – ”fa male alla credibilità della politica”, ed è ”sbagliato l’utilizzo delle intercettazioni del premier”, aggiunge con una osservazione che certo non può dispiacere al Cavaliere. ”Il fatto che siano utilizzate nelle carte processuali delle intercettazioni relative a utenze del presidente del Consiglio e che quindi come tali dovevano essere distrutte, non fa male alla politica, fa male al sistema Italia”, dice il leader del Fli, che rimarca il suo ruolo super partes quando ricorda che il voto di martedì 5 aprile in aula sul caso Ruby è stato possibile perche’ lo ha deciso proprio lui.

”Sottolineo per mia scelta. A dimostrazione del fatto che svolgo il ruolo nell’assoluto rispetto non solo del regolamento ma senza alcun tipo di partigianeria”. Ecco perché dunque, Fini ripete che non ha assolutamente intenzione di lasciare, di dimettersi da presidente della Camera. Tante le domande.

Inevitabile quella su Montezemolo dato in procinto di scendere in campo. ”Io mi auguro che Montezemolo di cui ho stima, che rappresenta una eccellenza della societa’ italiana, si cimenti con la politica”. Un auspicio, quello di Fini, da leggere in un’ottica di ”arricchimento della qualità complessiva della politica. Poi, ovviamente – aggiunge – va chiesto all’interessato che idea della politica ha. Per come lo conosco io ha un’idea della politica legata in primo luogo alle riforme, alle liberalizzazioni”.

E anche su questo tema gira il coltello nella piaga del governo accusandolo di ”statalismo” e ironizzando su Tremonti che ”vuole resuscitare l’Iri”. Più agro che dolce il giudizio sulla missione di Berlusconi a Lampedusa: il Presidente del Consiglio ”ha fatto bene ad andare a Lampedusa. Ci ha messo la faccia, come si dice in questi casi”. Ma ”poi, come spesso gli accade, si e’ lasciato andare ad una serie di promesse più o meno mirabolanti”, ha detto riferendosi ai progetti di rilancio economico dell’isola. ”Mi auguro per i lampedusani, che almeno in questo caso, le mantenga”. Ma, conclude, ”ho qualche dubbio”.