Governo: 70% italiani contro inciuci-alleanze. Di Maio e Salvini devono far finta di no

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 7 Marzo 2018 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
Governo post elezioni: 70% italiani contro inciuci-alleanze. Di Maio e Salvini devono far finta di no

Governo: 70% italiani contro inciuci-alleanze. Di Maio e Salvini devono far finta di no

ROMA – Governo: 70% italiani dice no ad alleanze-inciuci, continuando a considerare alleanze e inciuci sostanzialmente la stessa cosa. A 48 ore dal voto l’elettorato e la pubblica opinione ancora non hanno capito quel che già non volevano comprendere prima di votare, cioè che tutti, proprio tutti, hanno bisogno e sono in cerca di alleanze. A partire dai vincitori delle elezioni: M5S e Lega.

Talmente restia è però l’opinione pubblica a prendere atto e consapevolezza della assoluta normalità democratica di alleanze in Parlamento e nei governi tra forze diverse, che Di Maio e Salvini devono fare finta. Fare finta e mettersi in bocca delle “supercazzole” senza alcun significato concreto.

Dice Di Maio: noi presentiamo dieci punti di programma e poi vediamo chi ci sta. Dice Di Maio: abbiamo presentato i ministri M5S e vediamo chi ci sta. Dice Di Maio: facciamo tutto alla luce del sole, niente incontri con gli altri, niente telefonate, niente trattative. Parole senza senso concreto: nessuno voterà in Parlamento la fiducia a Di Maio premier e al governo M5S senza un accordo politico e di governo appunto, senza un’alleanza discussa e democraticamente e ragionevolmente trattata. Di Maio fa finta di non sapere che in Parlamento non si votano i dieci punti della lista, magari uno per uno, ma si vota la fiducia e la fiducia arriva solo se c’è una maggioranza.

Una maggioranza, cioè un’alleanza. Due cose che Di Maio non ha e non sarà niente facile avere. M5S ha alla Camera circa 221 deputati (circa perché qualcuno va scalato per le note vicende pre elettorali) e al Senato circa 112 senatori. Per fare maggioranza e governo a M5S mancano circa 95 voti alla Camera e circa 46 al Senato.  Di Maio non li troverà facendo finta di non volerli e giurando che l’unica trattativa che M5S fa con gli altri è quella del prendere o lasciare.

Finge e “supercazzola” sulla intoccabilità del programma e sulla impossibilità della Lega a contaminarsi in alleanze di governo “minestrone” anche Matteo Salvini. I vincitori fingono non faranno mai quel che sono democraticamente tenuti a fare proprio perché vincitori: trovare alleanze, fare maggioranze, formare governi, governare.

E’ difficile per Di Maio e Salvini porre fine alla finzione: a 48 dal voto solo il 32 per cento degli italiani approva e sottoscrive un’alleanza di governo M5S-Lega (la somma dei rispettivi risultati elettorali supera il 50 per cento). E solo un 29 per cento di italiani approva e sottoscrive un’alleanza di governo M5S-Pd (somma elettorale 50 e passa per cento). E solo un 16 per cento di italiani approva e sottoscrive un governo Centro Destra-Pd (somma elettorale 55 e passa per cento).

La comunità civile, i cittadini, la gente, il popolo ancora non ha capito che alleanza non è inciucio, coalizzarsi non è tradire e corrompersi, che democrazia non è contarsi all’infinito. C’è qualche robusto alibi per questa ostinazione: è ormai un quarto di secolo che la politica e l’informazione e la comunicazione insegnano e predicano che trattare è ignobile inciucio e allearsi è complotto tra compari.

Di Maio, Salvini: i vincitori. Non è facile per loro uscire dalla finzione, anche ora che devono l’uno o l’altro o tutti e due insieme governare sul serio. Non è facile perché…qualcuno sa, ha mai sentito di quella cosa che a scuola, leggendo i classici, chiamavano nemesi storica? No? Allora facciamola meno colta: non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire. E in questo caso il sordo in questione è la comunità civile, sono i cittadini, l’elettorato, la gente, il popolo. Non vogliono sentire che allearsi, trattare, mediare è democrazia e non inciucio. Neanche se a dirglielo fossero Di Maio o Salvini.