Governo, Rutelli: “Sì ad un esecutivo di larghe intese”

Pubblicato il 6 Dicembre 2010 - 08:14 OLTRE 6 MESI FA

Due anni fa il governo Prodi cadde per motivi politici, perchè ”l’Unione era scoppiata”. ”Oggi accade lo stesso perchè la crisi è già in atto, provocata dalla rottura tra Fini e Berlusconi: quella maggioranza non c’è più si è chiusa un’epoca”. A sostenerlo è il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, intervistato dal Corriere della Sera.

”La via maestra – afferma Rutelli – è la creazione di una larga maggioranza: sarebbe inconcepibile affrontare l’attuale, grave crisi economica con un governicchio”. Secondo il segretario dell’Api, ”ci vuole un esecutivo di larga convergenza che faccia scelte coraggiose per la crescita dell’economia”. Con quello che Rutelli definisce il ”Nuovo polo”, occorrerà costruire una maggioranza che ”a destra dovrà coinvolgere il Pdl e fare i conti con la Lega, cioè l’attuale maggioranza e a sinistra, il Pd. Con Di Pietro sarà più difficile – aggiunge – perchè non è interessato a soluzioni costruttive”.

Il principale compito del Nuovo polo sarà quello di far uscire il Paese dalla stagnazione economica e dalla crisi del lavoro, mentre ”resta sullo sfondo” la legge elettorale. Secondo Rutelli, è ancora presto per fare i nomi di chi dovrebbe governare il Nuovo polo ma ”ci sono almeno cinque personalità in grado di farlo”, così come è ”prematuro parlare di leadership”, tra i tre alleati: Rutelli, Casini e Fini.

”Noi tre ci stimavamo già prima – commenta – oggi abbiamo una bella intesa e non ci divideremo”. Il patto tra i tre è motivato anche dal fatto che, secondo alcuni sondaggi, per Rutelli, il loro peso sta diventando rilevante e ”chiunque vincera’ alla Camera con il premio di maggioranza – conclude – al Senato dovrà fare i conti con noi”.