Idv, Di Pietro dice no ad un asse Udc-Fli: “Restiamo nel centrosinistra”

Pubblicato il 8 Settembre 2010 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Di Pietro

“Siamo per un sistema bipolare e in questo ambito non dialoghiamo e non facciamo ammiccamenti con Fini e con Casini, perché non vogliono stare nel centrosinistra”. Lo afferma il presidente Idv, Antonio Di Pietro e Repubblica tv.

”Noi intendiamo costruire un centrosinistra che rivendichi orgogliosamente le proprie priorità programmatiche, a cominciare da occupazione, solidarietà, legalità e questione morale. Su questi temi intendiamo costruire una coalizione che abbia come asse portante Idv e Pd e quegli altri partiti della sinistra che ci vogliono stare, a cominciare da Vendola, e poi i movimenti e le associazioni. Tutto questo può vincere, se il Pd decide con chi vuole stare. Il cerino all’opposizione è in mano al Pd, che deve dire se sta da questa o da quella parte. Noi non intendiamo stare né con Berlusconi né con Cuffaro”, dice tra l’altro.

”Non capisco come Bersani faccia la corte in modo umiliante a Fini e a Casini. Mi sembra anche un fatto masochistico”., ha detto ancora Di Pietro a Repubblica Tv. ”Invece di perdere tempo a leccare il di dietro di Fini e Casini chiediamo a Bersani di accordarsi con l’Italia dei Valori se vuole fare un matrimonio d’amore e non di interesse”.

”Il numero due del Popolo della libertà, Gianfranco Fini, a Mirabello ha detto le cose che io dico tutti i giorni. La differenza tra me e lui è che io sto all’opposizione e lui, nonostante sia stato complice in questi anni di Berlusconi, oggi dice di aver capito tutto, ma poi la prima cosa è ‘riconfermiamo la fiducia a Berlusconi”’, ha aggiunto il leader dell’Idv rispondendo alle domande degli spettatori di Repubblica Tv. ”Ecco perché – insiste Di Pietro – io non faccio sconti a Fini. Il presidente della Camera dovrebbe essere coerente, dovrebbe mandare a casa Berlusconi. Il vero pentito per me è quello che si mette il cilicio non chi per tutta risposta si rimette a governare con il premier, questo è un ‘…pentito del giorno dopo”