Ilva, magistrati contro il governo: “Decisione grave, sequestro a tutela salute”

Pubblicato il 30 Novembre 2012 - 21:20 OLTRE 6 MESI FA
Ilva Taranto (foto Ansa)

TARANTO – L’Associazione Nazionale Magistrati contesta la decisione del governo che dà via libera per decreto alla ripresa del lavoro all’Ilva nonostante il sequestro disposto dalla magistratura di Taranto. A manifestare il dissenso è il segretario dell’Anm, Maurizio Carbone secondo cui  il governo ”si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro” emessi per ”salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni”.

”Prendiamo atto – ha detto Carbone – che il governo, di fronte ad una situazione complessa e con gravi ripercussioni occupazionali, si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro emessi dalla magistratura e volti a salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni”.

Per Carbone ”resta tutta da verificare la effettiva disponibilità dell’azienda ad investire i capitali necessari per mettere a norma l’impianto e ad adempiere alle prescrizioni contenute nell’Aia”, tenuto conto che ”sino ad ora la proprieta’ ha dimostrato di volersi sottrarre all’esecuzione di ogni provvedimento emesso dalla magistratura”.