Domenica si vota, tutti contro l’Imu. Monti: “Chi non paga è un evasore”

Pubblicato il 2 Maggio 2012 - 20:45| Aggiornato il 3 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti e Annamaria Cancellieri (Lapresse)

ROMA – Mancano quattro giorni al verdetto delle urne amministrative: oltre 7 milioni gli italiani sono chiamati a rinnovare giunte e amministrazioni locali in 1.104 comuni. E la tensione sale. Il clima di attesa si fa incandescente soprattutto quando si parla di Imu. Quale miglior cavallo di battaglia in vista dell’appuntamento elettorale se non l’imposta municipale unica? Lo scontro si accende tra i sindaci, ma soprattutto tra i primi cittadini e il Governo.

L’Anci, dal canto suo, ha lanciato una mobilitazione, che si concluderà il 24 maggio a Venezia, per chiedere ai tecnici di modificare quella che considera “una imposta statale, non municipale, che rende i cittadini più tassati e i comuni più poveri”. Ma il premier Mario Monti non ha dubbi: è “inaccettabile” l’ipotesi che non si paghi l’Imu perché si tratta di “evasione fiscale” e per questo “meriterebbe un trattamento molto rigoroso” da parte dello Stato. E prima ancora della presentazione dell’iniziativa dell’Anci, il titolare del Viminale, Anna Maria Cancellieri, era intervenuta sull’argomento, per ricordare ai sindaci che ”sono ufficiali di Governo, hanno funzioni istituzionali ed e’ bene che non dimentichino mai che portano la fascia tricolore e lavorano per il Paese”.

Ma Roberto Maroni ha replicato al suo successore al Viminale che “i sindaci (prima che “ufficiali di governo”) sono appunto Sindaci, eletti direttamente dai cittadini per tutelare i loro diritti e dare risposte ai loro bisogni”. Alla Cancellieri ha risposto anche il presidente dell’Anci, Graziano Delrio: “E’ giusto quel che dice il ministro: le istituzioni devono comportarsi da istituzioni ma vorremmo che lo Stato non si ricordasse che siamo un pezzo della Repubblica solo quando si tratta di chiederci di riscuotere le tasse e gestire l’ordine pubblico. Noi siamo istituzioni tutti i giorni dell’anno, ci comporteremo come tali, non si preoccupi il ministro, ma chiediamo rispetto”. E ancora, secondo il presidente dell’Anci, l’Imu  “non è un’imposta municipale ma è una patrimoniale. I sindaci non vogliono fare lo sceriffo che di notte prende i soldi dalle tasche dei cittadini, non vogliono essere i gabellieri dello Stato. Se lo Stato ha deciso di fare una patrimoniale lo dica chiaramente: e’ giusto pensare ad una tassazione del patrimonio ma non nascondersi dietro la faccia dei comuni”.

Altrettanto duro il primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, il quale ha tra l’altro ricordato che su questa iniziativa tutti i sindaci dei comuni aderenti all’Anci sono compatti, senza distinzioni politiche. “I comuni – ha sostenuto Alemanno – sono dalla parte dei cittadini e vogliono far crescere questa protesta anche perché non sono arrivate risposte dal Governo. Da tempo chiediamo un incontro al premier Monti, che non e’ mai arrivato. Se non arriveranno risposte dal Governo alle nostre richieste di modifica, non potremo che continuare nella nostra azione di mobilitazione”.

Quanto alla protesta fiscale annunciata dalla Lega, secondo Delrio, ”se dal punto di vista politico è legittima la proposta di Maroni, tecnicamente non sarà attuabile. La gran parte dei primi cittadini della Lega sanno che questa è la realtà. D’altra parte siamo in campagna elettorale e questo, certamente, non aiuta”. Anche il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, non appoggia la proposta leghista di ‘rivolta fiscale’, confermando l’intenzione di ”combattere ogni forma di illegalita’ fiscale perche’ il nostro compito non deve assolutamente essere quello di incentivare l’evasione, che va contrastata in ogni modo, ma quello di batterci per una vera giustizia sociale e fiscale”.

Sul tema Imu è intervenuto anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. ”Il peso dell’Imu – ha detto – è effettivamente micidiale. Per questo noi proporremo di attenuarlo e affiancare all’Imu un’imposta patrimoniale sui grandi patrimoni per ridistribuire meglio il carico”. Dello stesso segno la proposta del presidente di Sel, Nichi Vendola, che chiede di “abolire l’Imu sulla prima casa e sostituirla con la patrimoniale per le grandi ricchezze, intervenire anche tassando le transazioni finanziarie”, mentre per Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, ”la strada maestra per evitare che l’Imu sia l’ennesima scure che si abbatte sui piu’ deboli e’ che i Comuni applichino l’aliquota minima, quella dello 0,2% per mille sulla prima casa, compensando le minori entrate aumentando, invece, l’aliquota sugli altri fabbricati”.

E mentre vari esponenti del Pdl continuano a dirsi ”orgogliosi per aver abolito l’Ici”, Beppe Grillo, in un comizio, ha commentato: “Aspettano il buco di bilancio per dire quanto dovremo pagare. Non sanno l’importo ne’ le rate, perche’ aspettano di sapere quanto e’ il buco per farlo riempire da noi”. Che si tratti di una corsa a catturare gli ultimi indecisi?