Ioana, Deusilene, Codoy, Escalona, Cheorleu: ma dove le conosce Berlusconi queste amiche?

di Lucio Fero
Pubblicato il 4 Aprile 2011 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

(foto Roberto Monaldo / LaPresse)

ROMA – Ioana Claudia Amarghioale, Maria Deusilene Do Nascimiento, Gemma Codoy Cunetta, Maria Adelina Alonzo Escalona, Anisoma Cheorleu… Se leggete questo elenco di nomi nell’agenda di un vostro amico e se siete in buona confidenza con lui gli domandate, con un sorriso allusivo e ammiccante, ma dove le hai conosciute, dove le hai trovate? Se poi le trovate alla festa, alla cena a casa di quel vostro amico la domanda, la stessa domanda si farà per così dire più “viva”: dove si trovano, dove si conoscono le Ioana, le Do Nascimiento, le Alonzo Esacalona, le Anisoma, le Codoy? Se il vostro amico fa l’impiegato non le incontra certo in ufficio, se il vostro amico è un professionista, difficile siano colleghe di studio, se è imprenditore o insegnante è improbabile che il contatto e la frequentazione siano avvenute, scattate in un convegno o simposio. Qualche ipotesi su dove e come si incontrano le Ioana e le Maria Deusilene la farete, caso mai dando di gomito al vostro amico e solo con complice ironia converrete con lui sull’ipotesi “conosciute per caso o sul lavoro”.

Ioana, Maria Deusilene, Codoy Cunetta, Maria Alonzo Escalona, Anisoma Cheorleu: sono le ultime cinque, solo le ultime cinque che si aggiungono alle 33 già conosciute e invitate a casa, alle “cene eleganti” di Silvio Berlusconi ad Arcore. Tutte giovani, molte straniere, con prevalenza sudamericana, spesso dell’est europeo. Con tutto quello che ha da fare dalla mattina alla sera, dove le trova e come le conosce il presidente del Consiglio? Impossibile siano amicizie che si intrecciano nei luoghi e nei momenti dell’attività di governo. Impossibile siano amicizie che si intrecciano nei luoghi e nei momenti dell’attività di partito. Eppure ci sono, sono amiche, non poche. Amicizie che il premier intreccia, infatti le invita alle “cene eleganti”. Le ipotesi sul dove e sul come le incontri non possono essere molto dissimili da quelle che fareste su quel vostro amico.

Là dove si incontrano e trovano le Ioana deve essere lo stesso ambiente dove fioriscono le barzellette sulla “mela al sapore di fica”. L’ha raccontata Berlusconi. Stupenda la “location” del racconto: una riunione tra il capo del governo e i sindaci campani del Pdl con l’obiettivo dichiarato di trovare un sistema per non abbattere le case abusive in Campania. Il Presidente in cattedra, gli altri sui banchi. Berlusconi che piega il suo brianzolo in una improbabile inflessione napoletana e racconta dell’ufficio brevetti indolente, l’ufficio dove si brevetta la “mela al sapore di fica”. Che però al primo assaggio “sa di culo”. E quindi? E quindi dallo sconcerto alla trovata geniale: “Giratela!”. I telegiornali, non tutti, raccontano il racconto del Presidente. Ma non ce la fanno a rendere pubblico il testo, mandano le immagini coprendo i sonori con una sorta di “bip”.

Là dove si incontrano le Ioana deve essere lo stesso ambiente dove si sorride dell’ultimo scherzoso sondaggio che delizia Berlusconi e con cui Berlusconi delizia chi incontra: “Domanda alle donne tra i 20 e i 30 anni: fareste l’amore con Berlusconi? Trentatre per cento risponde di sì, 67 per cento risponde: ancora?”. Deve essere lo stesso ambiente dove tutti sono sicuri e mettono la mano sul fuoco sul fatto che Berlusconi fosse sicuro che Ruby fosse la nipote di Mubarak la notte in cui telefonò sette volte in Questura a Milano perché fosse rilasciata. Anzi no, questo è il Parlamento, la Camera dei deputati. Là dove si incontrano le Ioana che Ruby non era la nipote di Mubarak lo sapevano.