Lega, veneti contro l’accordo Bossi-Maroni: “Vogliamo scegliere il segretario”

Umberto Bossi e Roberto Maroni (Foto LaPresse)

MILANO – L’accordo tra Umberto Bossi e Roberto Maroni per la segreteria della Lega Nord non è stato siglato senza condizioni: secondo quanto scrive Repubblica.it riportando l’agenzia Agi, la settimana scorsa Bossi e Maroni avrebbero deciso la formazione di una commissione composta da alcuni membri del Consiglio federale e dai segretari delle regioni del Nord. A presiederla dovrebbe essere Bossi, a cui toccherà quindi giudicare i prossimi casi di espulsione dal partito (come quello, recente, di Rosy Mauro).

In questo modo Bossi potrebbe cercare di tenere unito il movimento. Secondo quanto scrive Repubblica.it, verranno salvaguardati alcuni deputati o militanti che, “a dire dei fedelissimi di Bossi”, rientrerebbero nel mirino di Maroni. Tra questi anche il figlio Renzo, alle cui dimissioni Maroni aveva commentato: “Primo atto delle pulizie di primavera ma non basta di certo. Adesso avanti tutta”.

In base a quanto scrive Repubblica.it, Bossi vorrebbe anche evitare svolte radicali nella strategia della Lega, rotture e repulisti rispetto alla vecchia battaglia della Lega per la secessione della Padania.

I leghisti veneti criticano però l’accordo Bossi-Maroni sulla segreteria: loro vorrebbero un segretario veneto, e chiedono che in ogni caso sia scelto dai militanti. Ma sia Bossi, sia Maroni, sia Calderoli sono lombardi. I nodi verranno sciolti probabilmente lunedì 21 maggio, quando si riunirà la commissione Statuto in via Bellerio.

 

 

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