M5S, Paolo Bernini, quello dei microchip: “Scusate, colpa dei giornalisti”

Pubblicato il 6 Marzo 2013 - 20:22| Aggiornato il 7 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Paolo Bernini fa marcia indietro sui “microchip” e si scusa con il Movimento 5 Stelle. Il neo-deputato grillino aveva fatto discutere per la sua intervista a Ballarò, in cui enumerava tra le sue prime preoccupazioni i microchip sottopelle che verrebbero impiantati negli Stati Uniti.

“Mi dispiace che dei parlamentari neoeletti del Movimento 5 Stelle si parli nell’esclusivo tentativo di metterli in cattiva luce di fronte alla pubblica opinione”, ha scritto su Facebook il giorno dopo la messa in onda di Ballarò. “Mi sono trovato la troupe televisiva Rai, senza preavviso, davanti casa. È rimasta in camera mia una buona mezz’ora. Se si potesse vedere l’intero filmato, chiunque potrebbe rendersi conto che ho parlato per 29 minuti di come funzioni il Movimento 5 Stelle, di temi vicini al nostro mandato, dei miei studi e di come vivo”.

Bernini è tornato anche su Zeitgeist, documentario sui complotti, elogiato nell’intervista: “Lo conosco, l’ho visto e l’ho semplicemente descritto, rispondendo ad una domanda precisa. Anche sul microchip, la questione è semplice: ho riferito di quelli utilizzati per controllo biomedico, di cui si parla nel filmato. Riferire qualcosa non significa per forza farlo proprio, o sbaglio? Sono cosciente del fatto che il filmato contenga errori, ma mi incuriosisce lo sguardo alternativo che fornisce nella lettura della realtà. Punto. Poi è stato fatto un abile lavoro di post-produzione, et voilá, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Sono stato un ingenuo ad accogliere una troupe in casa mia e mi scuso con eletti ed attivisti del Movimento 5 Stelle se ho creato loro un problema”.