ROMA – Dopo settimane di silenzio, in cui è stato al centro delle polemiche, ora parla Ignazio Marino. E passa al contrattacco su un terreno molto delicato: la sicurezza di Roma che si prepara ad ospitare il Giubileo. “In una città in cui lo Stato non è stato nelle condizioni di garantire la sicurezza dello spazio aereo, con l’intrusione di oggetti volanti non identificati, credo sia giusta la decisione di responsabilizzare prefetto e Governo”: risponde così a una domanda sull’affiancamento del prefetto Franco Gabrielli per la preparazione dell’Anno Santo. E il riferimento è chiarissimo: l’elicottero che si alzò il volo durante il funerale show di Vittorio Casamonica per lanciare petali di rosa, il 20 agosto.
L’affondo non troppo velato di Marino nei confronti del Viminale arriva dopo il botta e risposta sulla vicenda Mafia Capitale con il ministro dell’Interno. “Quanto riferito il 27 agosto dal ministro Alfano è una fotografia” di Roma “datata che risale al 2014”, aveva detto il sindaco. Parole confermate dallo stesso Gabrielli, ma alle quali il titolare del Viminale non aveva fatto mancare la sua replica: “Marino ha assolutamente ragione – così Alfano -, la mia foto su Roma è datata 2014, mentre gli ricordo che lui è stato eletto nel 2013”.
Il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico in città, in verità, non è nuovo al sindaco che, in altre occasioni – in passato – ha chiesto maggiore attenzione. Durante la cabina di regia sul Giubileo, ha messo sul tavolo l’esigenza di rafforzare tutte le misure di sicurezza in particolare nei punti di accesso alla città, cominciando dalla Stazione Termini “in cui la situazione appare particolarmente difficile”.
Ed è proprio a Termini che Marino ha fatto un sopralluogo a sorpresa, in vista dell’avvio di tre cantieri in zona previsto per lunedì. Il primo degli interventi per il Giubileo, invece, è stato ‘battezzato’ in via Porta di San Sebastiano (direzione dell’Arco di Druso), dove è stata creata una ‘Zona 30′: potranno circolare solo mezzi pubblici, pedoni, bici e auto dei residenti. “E’ un altro passo per realizzare il più grande parco archeologico del Pianeta, che tiene conto dell’importanza storico-archeologica della città unica al mondo, e nello stesso tempo della mobilità urbana – ha detto Marino – Ripristinando il bus 118 non solo non si creano disagi ma aumenta la mobilità con il trasporto pubblico a favore delle romane, dei romani e dei turisti che potranno visitare più agevolmente questa zona archeologica. Quindi andiamo nella direzione giusta – ha concluso il sindaco -, anche questa alla volta del Giubileo”..