Marino gioca a nascondino con le dimissioni: ci sono, no…

Marino gioca a nascondino con le dimissioni: ci sono, no...
Ignazio Marino (Foto Lapresse)

ROMA – Ignazio Marino ha lasciato il Campidoglio dopo tre ore di riunione, alle 14 di mercoledì, passando da un’uscita secondaria. E senza aver sciolto il nodo delle dimissioni. Il mandato scadrebbe tra cinque giorni, ma fino ad allora lui può ancora decidere di ritirare l’addio annunciato con un video l’8 ottobre. In serata ha incontrato il commissario del Pd romano, Matteo Orfini. Incontro privato a casa del vicesindaco, Marco Causi, a cui hanno partecipato l’assessore ai Trasporti e senatore del Pd Stefano Esposito, l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella, l’assessore e braccio destro del sindaco Alessandra Cattoi e Roberto Tricarico, membro dello staff del sindaco e uno dei suoi consiglieri più fidati.

Causi, alla fine dell’incontro durato tre ore ha spiegato: “Abbiamo avuto una discussione molto cordiale. La notizia è che ci si parla ma la soluzione ancora non c’è“.  “Le varie parti restano delle loro posizioni – spiega il numero due del Campidoglio – però si è fatto un primo passo perché almeno si è aperta una discussione cordiale”. Per l’assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella “è stato un incontro franco e cordiale”.

“Oggi abbiamo una riunione molto importante densa di decisioni che appena sarà finita comunicheremo” aveva detto in mattinata Marino, entrando a Palazzo Senatorio. In giunta, la quarta in sedici giorni, si è discusso sul provvedimento da lui tanto voluto sulla pedonalizzazione dei Fori Imperiali, il cui ok però arriverà solo dopo nuovi approfondimenti.

Riguardo alle dimissioni, nessun annuncio. “La riunione della giunta presieduta da Ignazio Marino è stata una riunione tecnica, dove non si sono affrontati temi politici come le dimissioni. Il sindaco di Roma sta ancora riflettendo e valutando la possibilità di ritiro delle dimissioni”, è l’unico messaggio trapelato dal Campidoglio.

Eppure le voci di un ripensamento sono sempre più insistenti. A lanciarle era stata la pagina Facebook dei sostenitori di Marino, che domenica mattina si sono presentati davanti al Campidoglio per chiedere al loro sindaco di restare.

Alessandra Cattoi, assessore al Patrimonio vicinissima a Marino, in mattinata ha detto chiaramente: “Marino è tentato di ritirare le dimissioni, non perché pensa di risolvere così una crisi politica, ma perché vuole parlarne in Consiglio comunale. Da alcuni giorni è stato tentato un dialogo, che è stato molto complicato, con i vertici del Pd, ma non essendoci altre vie di confronto aperte, l’unica che rimane è quella istituzionale di ritirare le dimissioni”.

Adesso resta da vedere se Marino davvero organizzerà una sorta di “agguato” in aeroporto al premier Matteo Renzi di ritorno dal Sud America, come scriveva Repubblica (il premier da Cuba aveva fatto sapere di sostenere e appoggiare in pieno la linea Orfini). O se i consiglieri comunali si dimetteranno in blocco o lo sfiduceranno, facendo così cadere il Comune e costringendo Marino a lasciare. Questa volta per davvero.

 

 

 

 

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