Maroni: “Al Nord criminalità insidiosa, al Sud oppressiva”

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Maroni

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che oggi ha siglato il protocollo con Confindustria per combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’impresa, ha sottolineato quanto la mafia sia particolarmente insidiosa al Nord, anche se apparentemente meno “oppressiva” rispetto alle regioni del Sud.

“Al Nord – ha spiegato Maroni – la criminalità organizzata ha una presenza insidiosa, apparentemente meno oppressiva. Al Sud la mafia ha il controllo sociale, mentre nelle regioni del nord opera sotto traccia con capitali ingenti e con basi logistiche potentissime”. Maroni ha quindi ricordato che il protocollo siglato con Confindustria tiene conto di tutti gli aspetti delle infiltrazioni possibili della criminalità organizzata nel mondo dell’impresa, compreso lo sfruttamento degli immigrati.

 “Anche questo protocollo – ha spiegato Maroni – è una eccellenza del nostro Governo. Come abbiamo fatto in altre circostanze, nei prossimi mesi monitoreremo la sua efficacia e se sarà positiva lo estenderemo anche alle altre associazioni”.

Il protocollo di legalità vuole estendere a tutte le imprese italiane, con la copertura e il supporto dello Stato, il patto sottoscritto ormai tre anni fa da Confindustria Sicilia, secondo il quale chi paga il pizzo sarà espulso dall’associazione degli industriali. L’obiettivo dichiarato dell’accordo tra Confindustria e Viminale è quello di attivare rapporti sistematici sul territorio tra l’amministrazione dell’Interno e le associazioni d’impresa per espellere i mafosi dal tessuto economico del paese.

Entro trenta giorni saranno emanate le linee guida applicative: Confindustria si impegna a raccogliere dati e informazioni sulle imprese fornitrici, appaltatrici e subappaltatrici. A richiesta, le prefetture potranno avere questi dati, mentre il Viminale ottimizzerà le procedure di rilascio della documentazione antimafia e collaborerà con le organizzazioni locali sul piano della prevenzione e di ogni informazione utile alle imprese sane. Non ci sarà nessuna schedatura per le aziende, ma si monitorerà la correttezza degli appalti.

Saranno introdotte due novità rispetto al codice etico di Confindustria per il Mezzogiorno: il dovere di denuncia dei reati che limitano, direttamente o indirettamente, la libertà economica a vantaggio di imprese o persone riconducibili a organizzazioni criminali; e il fatto che l’intesa riguarda l’intero territorio nazionale.