Migranti: blocco dei porti tra una settimana, altrimenti ne sbarcano 100mila a luglio-agosto

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 29 Giugno 2017 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Migranti: blocco dei porti tra una settimana, altrimenti ne sbarcano 100mila a luglio-agosto

Migranti: blocco dei porti tra una settimana, altrimenti ne sbarcano 100mila a luglio-agosto

ROMA – Migranti: blocco dei porti italiani alla navi, e sono decine, delle Ong non italiane. Blocco dei porti per queste navi e quindi degli sbarchi da queste navi. Blocco che da avvertimento-ultimatum lanciato da Roma diventerà drastica e concreta misura tra una settimana.

Tra una settimana il vertice dei ministri degli Interni e della Giustizia dei paesi dell’Unione Europea. Qui o passa la richiesta italiana agli altri di prendersi in carico e in casa una quota parte di migranti e di farlo davvero e subito, oppure dovesse arrivare un no o un ulteriore ipocrita rinvio, l’Italia i porti li blocca davvero.

Chiudere i porti italiani alle navi delle Ong non italiane vuol dire costringere di fatto queste navi a sbarcare il loro carico di migranti in altri porti, non italiani. Che faranno allora le altre nazioni, si rifiuteranno di farli sbarcare, si rifiuteranno di fare quel che l’Italia fa da anni e che, da quando da Turchia e Grecia non si passa più, fa praticamente da sola? E le Ong che vanno a raccogliere i migranti al largo della Libia che faranno allora se battono la stessa bandiera dello Stato che non li fa attraccare?

Chiudere i porti italiani alle navi delle Ong straniere significa svelare, mettere drammaticamente ma opportunamente in piazza tutte le ipocrisie sulla questione e sul dramma dei migranti. Significa sbattere in faccia agli altri paesi europei la loro irresponsabilità e opportunismo ai danni dell’Italia.

E significa anche misurare in concreto il tasso di “umanitarismo” delle Ong. Le loro navi che vanno a raccogliere fin sotto costa della Libia hanno certamente reso più facile il traffico di esseri umani. Traffico che non si sarebbe certo fermato senza quelle navi, ma quelle navi sono la stazione prima e vicina per i barconi. sanno che sono lì e partono dirette verso di loro, i migranti e gli scafisti. Dicono le Ong che è solo “missione umanitaria”, per salvare vite. Certo, anche se i naufragi e i morti in mare non sono diminuiti perché il flusso del traffico è aumentato, probabilmente anche perché la sola presenza di quelle navi che salvano spinge ancor più a prendere il mare.

Certo, missione umanitaria. Ma facile, automatica e scevra responsabilità quando tutti i migranti raccolti li si sbarca sempre e solo in Italia. La misura di “umanitarismo” di una Ong spagnola o francese la si avrà se e quando porterà i migranti raccolti in mare in un porto spagnolo, francese. La misura della “missione umanitaria” la si avrà se e quando Ong olandesi o maltesi faranno rotta verso porti europei non solo italiani.

Tra una settimana il vertice dei ministri europei, probabilmente quelli di Visegrad, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia pronunceranno una sorta di niet sovietico. E probabilmente il resto della Ue dirà sì all’Italia ma prendendo tempo, rimandando. Allora, tra una settimana sarà il momento del blocco dei porti italiani alle navi delle Ong straniere.

Allora, tra una settimana e non più tardi. Perché poi sarebbe troppo tardi. Per Luglio e Agosto sono stimati centomila arrivi dalla Libia se non si tampona in qualche modo il flusso. Centomila, se sbarcano tutti in Italia nei prossimi due mesi come tutti vedono, sanno e ormai dicono e ammettono sarà “insostenibile”.

Il blocco dei porti alle Ong straniere che scaricano migranti solo in Italia è dunque una seria e concreta misura messa in campo dal governo. Misura che dovrebbe trovare il consenso di tutto il Parlamento e di tutti i partiti (se sono seri sulla questione migranti appunto). E’ talmente seria, anzi drammatica, anzi insostenibile la situazione che c’è proprio da sperare stavolta ci si risparmi il gioco del “più uno!” o del “ma, anche se”.

Che nessuno da destra giochi a gridacchiare ridicoli e impossibili “blocchiamoli tutti in mare in Libia”. E che nessuno a sinistra obietti in nome dell’accoglienza indiscriminata, cosa a sinistra non risulta chiaro della frase in sequenza: migranti tutti in Italia, opinione pubblica esasperata, situazione insostenibile, diffusione di massa del razzismo e/o peggio?