Trasparenza Monti: “Nessun conflitto di interessi”. Grilli fisso in Cdm

ROMA – “Governo trasparente”: Mario Monti tenta di scacciare i fantasmi di conflitto di interessi a proposito dei suoi ministri e sottosegretari: “Bisogna stare attenti a parlare di conflitto di interessi, in ogni caso noi saremo di una trasparenza assoluta”. Durante il giuramento dei sottosegretari, il premier ha anche detto che Vittorio Grilli (sottosegretario all’Economia) “siederà permanentemente in Consiglio dei Ministri”. In pratica, sarà un ministro aggiunto, visto che è lo stesso Monti il responsabile di quel ministero.

Per quanto riguarda invece la polemica su Giampaolo D’Andrea, nominato sottosegretario anche se era già stato in Parlamento, Monti se l’è cavata così: “Avevo lasciato alle forze politiche la possibilità di indicare, per gli incarichi di sottosegretari per i Rapporti con il Parlamento, sia tecnici sia persone con esperienze parlamentari pregresse e che le due principali forze politiche hanno compiuto due scelte diverse”. Il caso D’Andrea, ex deputato della Margherita e già sottosegretario nel governo Prodi, era stato sollevato dal Pdl.

A proposito del conflitto di interessi, Monti ha spiegato molti componenti del nuovo governo hanno rifiutato trattamenti economici superiori alle indennità ministeriali. Molti, ha evidenziato Monti, hanno accettato l’incarico di governo “per spirito di servizio” nei confronti del Paese. Trattandosi poi di un governo tecnico, ha spiegato Monti, per far entrare in squadra alcune personalità “ho dovuto esercitare opera di convincimento, e questo vale anche per alcuni ministri”. In ogni caso, ha sottolineato ribadendo che il suo è “un governo di impegno nazionale”, “cercheremo di essere al servizio del Paese, del Parlamento e delle forze politiche”.

Monti ha poi sottolineato che il governo “si pone al servizio del Parlamento” che “sarà un punto di riferimento costante”. “Aiuteremo l’Italia ad uscire da questa situazione difficile – ha detto ancora – e aiuteremo le forze politiche” a ritrovare un clima “di riconciliazione con l’opinione pubblica”. Monti ha poi spiegato che il ritardo nella definizione del governo è dovuto al fatto che “le condizioni di emergenza non mi hanno consentito di dedicarmi 24 ore su 24 alla composizione della squadra”.

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