Mozione Pdl sugli incidenti stradali: bocciato il testo di Valducci

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 - 18:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 26 OTT – Governo battuto nell’Aula della Camera: l’Assemblea di Montecitorio ha respinto con un solo voto di scarto la mozione di maggioranza relativa a iniziative volte a garantire un adeguato risarcimento a favore delle persone che hanno subito danni da incidenti stradali. Il testo di Mario Valducci e’ stato bocciato con 280 si’ e 281 no.

Su tutte le mozioni di opposizione il governo si era rimesso all’Aula, ed era riuscito a respingerle con un voto di scarto o addirittura in parita’. Quando si doveva votare la mozione di Mario Valducci del Pdl, l’unica col parere favorevole del governo, e’ entrato all’ultimo minuto, a votazione aperta, Franco Barbato (Idv), il cui voto si e’ rivelato decisivo. I banchi del governo erano gremiti.

L’Aula della Camera ha approvato la mozione dell’Mpa relative a iniziative volte a garantire un adeguato risarcimento a favore delle persone che hanno subito danni da incidenti stradali. Il testo del movimento di Raffaele Lombardo e’ stato l’unico ad essere approvato: tutti gli altri sono stati respinti dall’Assemblea: tanto quelli dell’opposizione (su cui il governo si era rimesso all’Aula), quanto quello del Pdl, su cui c’era parere favorevole ma in relazione al quale il governo e’ stato battuto.

Il testo approvato impegna il governo: ”a ritirare lo schema di decreto che contiene la nuova tabella delle menomazioni all’integrita’ psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidita’ e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all’eta’ del soggetto leso”. Il provvedimento viene definito ”ingiustificato e lesivo dei diritti dei danneggiati”.

Il governo risulta quindi impegnato ”a predisporre, in tempi rapidi, un nuovo decreto teso a determinare valori medi di risarcimento del danno biologico per le lesioni di non lieve entita’ che prendano a riferimento quelli delle tabelle elaborate dal tribunale di Milano”.