Milano, omicidio Colturani: la Cassazione annulla la condanna della colf moldava

Pubblicato il 15 Aprile 2010 - 18:07 OLTRE 6 MESI FA

Marzio Colturani

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 20 anni di reclusione emessa in secondo grado nei confronti della colf moldava Tatiana Mitrean, accusata di concorso in omicidio in relazione alla morte del medico milanese Marzio Colturani, che avvenne in seguito a una rapina nella sua abitazione il 13 novembre del 2007.

La Suprema Corte, annullando la condanna, ha rinviato la posizione dell’imputata davanti alla Corte d’appello per un nuovo processo. La donna è accusata di essere stata la ‘basista’ della rapina, poi sfociata in tragedia, alla quale parteciparono anche altre persone, tra cui il fidanzato della colf, il moldavo Vasile Coceban, ritenuto la ‘mente’.

Il legale dell’imputata, l’avvocato Corrado Limentani, ha spiegato che la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna, riconoscendo per l’imputata il ‘concorso anomalo’ sulla base dell’articolo 116 del codice penale. Ovvero, come ha spiegato l’avvocato, i giudici hanno riconosciuto che la donna non voleva uccidere il medico, ma solo partecipare alla rapina. Dunque, mancherebbe il dolo per l’omicidio.

Il codice penale, su questo punto, afferma che “se il reato commesso è più grave di quello voluto, la pena è ridotta per chi volle il reato meno grave”. Il prossimo passo sarà dunque un nuovo processo in appello

Il 22 aprile prossimo, inoltre, Tatiana Mitrean verrà sentita davanti alla Prima Corte d’assise di Milano dove vengono processati altri quattro moldavi accusati dell’omicidio del medico.