Pd, Massimo D’Alema: “Le regole non possono essere ad uso di Renzi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2013 - 19:52 OLTRE 6 MESI FA
Massimo D'alema

Massimo D’Alema (Foto Lapresse)

ANCONA –  Niente regole ad uso di Renzi. Eleggiamo il segretario di partito, quando ci saranno le elezioni faremo le primarie del centrosinistra. Così Massimo D’Alema, sulla questione della leadership del Pd e della candidatura a premier. “Lo Statuto del partito lo abbiamo derogato per Renzi – ha precisato – non vorrei che Renzi, quando bisogna derogare per Renzi bisogna derogare, quando non bisogna derogare per Renzi non bisogna derogare… mica possiamo sempre usare le regole per Renzi!”.

“Sono del parere che noi abbiamo bisogno di un segretario del partito” ha continuato D’Alema parlando con i giornalisti ad Ancona, a margine di un incontro pubblico sulla figura di Enrico Berlinguer. “Poi al momento opportuno, quando ci saranno le elezioni, ci saranno le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato premier. Non conosco nessun partito al mondo che faccia le primarie per il candidato premier quando non ci sono le elezioni. Sarebbe una stravaganza assoluta”.

“Dobbiamo fare un congresso e scegliere un segretario del partito”. Lo Statuto del Pd, ha detto ancora, “lo abbiamo derogato per Renzi. E dal momento in cui Bersani ha messo in palio la cosa, da quel momento in poi la regola è finita. E’ successo una volta, chiunque può avere diritto la prossima volta di chiederlo. Questo discorso è un discorso già concluso a mio giudizio”. Ai giornalisti che insistevano con domande sulle candidature alla segreteria, D’Alema ha risposto: “non sappiamo ancora cosa farà Renzi, le “lizze” sono cose dei giornali allo stato dei fatti, cui io do un credito molto relativo. Ci sarà il congresso, con le regole del congresso. C’è un comitato per definirle, e noi ci atterremo alle regole. Io sono un militante di base, non faccio parte di nessun comitato”.

“Il congresso del Pd non dovrebbe creare nessun problema al governo”, ha assicurato D’Alema che ritiene sia “giusto rispettare le date, anche perché nella primavera prossima saremo impegnati nella preparazione delle elezioni: ci sono le amministrative, poi ci sono le elezioni europee. Penso sia meglio chiudere il congresso entro l’anno, così come era stato detto da Epifani”, ha chiosato.

Certo, il Pd “deve far sentire la sua voce. Ma non Renzi – ha rimarcato -, il Pd, il segretario del Pd, gli organismi dirigenti del nostro partito. Collaboriamo, ed è giusto che cerchiamo di spingere il governo in particolare verso gli obiettivi che ci interessano di più, a partire dal tema dell’occupazione”. “Bisogna riconoscere – ha concluso – che su questo tema il governo si sta impegnando, e che Letta ha anche ottenuto dei risultati abbastanza significativi in sede europea”.