Una legge per tutelare la lingua piemontese: la proposta del Pd

Pubblicato il 22 Ottobre 2010 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

Il Pd vuole tutelare la lingua piemontese e ha fatto due proposte di legge ad hoc, una regionale, l’altra nazionale. La proposta di legge regionale, prima firmataria Angela Motta, ”è aperta alla condivisione degli altri gruppi, al di là degli schieramenti tradizionali ed è la riproposizione della legge approvata nella scorsa legislatura ad ampia maggioranza, ma bocciata dal governo, nonostante ne facesse parte la Lega nord’, ha detto Motta.

”Il nostro obiettivo è tutelare le lingue regionali minoritarie, come riconosciuto dalla Carta europea e dalla convenzione europea di Strasburgo, cui l’Italia aderisce. In Piemonte, oltre alla lingua piemontese ci sono la lingua occitana, franco-provenzale e Waltzer”.

La legge propone un piano pluriennale di interventi, da concordare con le associazioni che si occupano della valorizzazione della lingua piemontese: ”Si deve cominciare dalla scuola, con appositi corsi e andare oltre, fino alla toponomastica. Pensiamo a contributi per cartelli e targhe con nomi in lingua storica da installare in luoghi o edifici che racchiudono elementi di memoria storica”.

E’ previsto anche un Comitato regionale di tutte le lingue storiche del Piemonte, che contribuisca a definire gli interventi, e l’istituzione della Festa del Piemonte, da celebrare ogni 7 settembre, anniversario della liberazione di Torino dall’assedio del 1706. ”Il Piemontese è considerato lingua minoritaria dall’Unesco e dal Consiglio d’Europa, è ora che anche la legge nazionale lo riconosca – dice Gianni Vernetti, parlamentare dell’Api – il Piemontese è parlato da due milioni di cittadini, un altro milione di persone lo capiscono. Si tratta della prima lingua minoritaria della Repubblica.