Pensioni, se 64 anni sembran troppi. Mica solo in Francia, in Italia in pensione a 63

In Francia forte opposizione all'età pensionabile portata a 64 anni (oggi in Francia a 62, ma anche meno). In Italia? In media in pensione a 63 anni ma anche qui si vuole di fatto abbassare. Che succede se nella testa della gente 64 anni per la pensione sembran troppi.

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Gennaio 2023 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, se 64 anni sembran troppi. Mica solo in Francia, in Italia in pensione a 63

Pensioni, se 64 anni sembran troppi. Mica solo in Francia, in Italia in pensione a 63 FOTO ANSA

Pensioni, andare in pensione a 64 anni di età è una cattiveria a danno dei lavoratori, una ingiustizia sociale, una legge intollerabile? In Francia scioperi e manifestazioni e cortei e forte opposizione sociale e politica alla pensione a 64 anni di età, l’idea della protesta è che Macron tortura la gente attentando alla sua pensione. Pensione quando? In Francia per legge a 62 anni. Ma anche prima e meglio come da regimi pensionistici speciali godono alcune grandi categorie soprattutto nel pubblico impiego e nei trasporti. Dunque, come da proteste e opposizioni e sondaggi d’opinione (il 60 e passa per cento dice no) a molti, moltissimi, 64 anni per andare in pensione sembran troppi.

In Italia si va a 63 anni, questa l’età media e vera

Ai francesi viene detto: ma come, non sapete che in Italia ad esempio l’età per andare in pensione è a 67 anni? Non proprio vero, anzi vero per nulla: in Italia da più di un decennio c’è una legge (Fornero) che manderebbe in pensione a 67 anni. Legge che vige in Italia. Ma siamo Italia e quindi la legge è intessuta, quasi fatta di eccezioni. Eccezioni per genere, comparto produttivo, quote miste tra anni di età e anni di contributi…Di eccezione in eccezione, sommandole nei loro effetti, la risultante è che in Italia l’età media effettiva e reale in cui si va in pensione è 63 anni (la media dell’età di chi in pensione ci va prima e chi ci va dopo i 63 anni). Quindi anche in Italia, sindacati e partiti possono testimoniare e garantire, 64 anni di età per andare in pensione sembran troppi.

In pensione per 20/25 anni

Se 64 anni sembran troppi per andarci e si vuole rimanere sotto questa soglia d’età, aritmetica dice che si vuole (e si ritiene possibile e doveroso) stare in pensione per 20/25 anni dopo esserci andati. Infatti se ci si va a 60 o poco più e si muore ad ottanta o poco più…Diritto naturale percepire pensione per 20/25 anni? Certo si può fare. Ad alcune condizioni, indispensabili. Prima: versamento costante nei decenni da parte del futuro pensionando di contributi previdenziali parametrati anche sulla durata della pensione, quindi potenzialmente maggiori e crescenti di quelli attuali. Seconda: tassazione generale che sopperisca ad eventuali deficit previdenziali, insomma disponibilità a pagare più tasse per la previdenza. Terza: che qualcuno, anzi molti, lavorino per pagare contributi e tasse. Ma…

Uno ad uno e non è un pareggio

Inps calcola e comunica che nel 2050, tra meno di 30 anni, sarà uno a uno, un lavoratore per ogni pensionato. Non sarà un pareggio, sarà una pesante sconfitta. Per il lavoratore che dovrebbe sostenere il peso insostenibile di tassazione e contribuzione per mantenere 1 a 1 il pensionato. E per il pensionato che a quel punto dovrebbe prendere pensione davvero bassa. Bassa rispetto a quanto ha versato. Perché sulle pensioni basse in Italia la bugia è ufficiale d’obbligo: una pensione di 900/1000 euro al mese è bassa, bassissima se questa è una pensione dietro e dentro la quale ci sono contributi versati. Se invece è una pensione pagata dallo Stato senza che dentro e dietro ci siano contributi versati, se è una pensione di assistenza più o meno socialmente correttamente mirata, allora 900/1000 euro al mese non sono pensione bassissima e bassa.

Oggi: 16 a 22. E altri numeri delle pensioni italiane

Ad oggi in Italia 16 milioni di pensionati e 22 milioni di lavoratori in attività (in realtà pensioni alquanto di più di 16 milioni perché ci sono pensionati che percepiscono due o tre assegni tutt’altro che illegalmente, anzi). Fa più o meno uno sbilancio annuo Inps di circa 30 miliardi. Perché Inps paga non solo pensioni alla cui base ci sono contributi ma anche pensioni di sociale assistenza e paga anche i vari e molteplici redditi di cittadinanza (non c’è solo quello nazionale, ce ne sono regionali e comunali e di varie denominazioni e forme). Inps paga? Certo Inps paga pensioni e redditi da welfare, ma il chi paga non è in prima istanza l’Inps.

Pagano ovviamente i contribuenti. Tutti? Tutt’altro che tutti: viviamo in un paese dove il 79 per cento dei contribuenti dichiara redditi entro i 29 mila euro lordi annui. Quindi il 79 per cento dei contribuenti fuori si chiama: paga poco se non pochissimo in termini fiscali e ottiene in termini di spesa pubblica molto più di quanto vi contribuisce. La bugia ufficiale e d’obbligo? Che sia possibile giusto tenere quanto più bassa possibile l’età pensionabile, che sia possibile e socialmente giusto aumentare occasioni e modalità di pensionamento alla cui base non vi siano contributi, che sia possibile giusto che l’accesso all’assistenza, alle prestazioni sociali, al welfare previdenziale e non sia di fatto più facile, anzi garantito, a chi mente sul proprio reddito reale ed evade tasse e contributi. 

Il gatto e la volpe

In Francia la destra di Marine Le Pen e la Sinistra Indomabile (così si chiama) di Melenchon, oltre che tutti i sindacati, dicono al popolo che 64 anni sono troppi per andare in pensione, che in pensione per 20/25 anni e allora? Che dove non arrivano i contributi e le tasse arrivino i soldi stampati dal governo a debito. Che, soprattutto, ognuno, ogni categoria e individuo si deve tenere qual che ha preso, quel che è e che del doman…in fondo chi se ne frega. In Francia, solo in Francia? La Cgil e M5S format Conte dicono, esigono accesso alla pensione prima di quanto oggi accada, quindi, se sanno quel che dicono, prima dei 63 anni. E chiedono, anzi esigono (stavolta si aggiunge il Pd) allargamento della platea delle pensioni erogate senza che vi siano contributi alla base, pensioni riconosciute e pagate per…istanza sociale. Battaglie di opposizioni, con doverosa esagerazione di propaganda-programma? Per nulla: la Lega esalta la pensione per tutti alla minor quota possibile e compatibile con le aspettative. Elettorali aspettative, non di bilancio.

Forza Italia ha una tradizione in materia di scouting e promozione delle eccezioni alla età pensionabile di legge e poi Berlusconi fa sua bandiera la pensione a mille euro minimo, per tutti, anche per chi non ha mai pagato un contributo, quindi una vera e propria staffetta con il Reddito cittadinanza M5S. Fratelli d’Italia tiene pensionandi assai anche nel suo elettorato. E poi chi ha detto, da decenni, al popolo che si può, si deve, che è giusto, possibile, sano in pensione il prima possibile, comunque a 60 scocca orologio biologico, che chi dice non si può è nemico del popolo? In Francia come in Italia a cantare questa canzone, a dare questa lezione sono la Destra e la Sinistra, stavolta pienamente nel ruolo e funzione del Gatto e la Volpe che prendono sotto braccio, consigliano, indirizzano e assistono il popol Pinocchio.