Primarie a Napoli, Mancuso verso il sì: “Candidato di una città che vuole reagire”

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 14:19 OLTRE 6 MESI FA

Libero Mancuso

Libero Mancuso pensa a Napoli e Sinistra e libertà di Vendola punta su di lui come candidato del centrosinistra a sindaco della città. La proposta per le primarie per l’ex magistrato è stata”una cosa da stramazzare al suolo”.

Ora vuole capire se Napoli “ha la voglia di combattere per riprendersi il proprio destino”. Sembra convinto, ma sabato prossimo darà il suo responso. Proprio lui che ha passato una vita con la toga sulle grandi inchieste e processi: prima a Napoli negli anni ’80, poi il caso delle Brigate Rosse, poi l’approdo a Bologna, la tragedia della stazione, la Uno Bianca.

All’ombra del Vesuvio la situazione non è facile e al Fatto Quotidiano racconta:  “Lo scenario è terribile  i problemi enormi, il lavoro che non c’è, intere aree da risanare, la sfiducia della gente, Napoli che si allontana sempre più dalle altre grandi città europee e che sembra vinta dal degrado. Non lo nascondo, tutto ciò mi provoca angoscia, Napoli come è oggi dovrebbe provocare lo stesso sentimento in tutti coloro che fanno politica. E invece vedo faciloneria, programmi rabberciati, sistemi di affari e di potere che si muovono interessati solo alla conquista di Palazzo San Giacomo. Ecco, voglio capire se avrò le forze per affrontare una sfida così terribile, se intorno a me si aggregheranno energie, se la mia sarà vissuta non come una candidatura di parte, ma come una scelta della intera città, prima di dire ci sto, mi candido, corro come sindaco”.

Per lui bisogna puntare a reagire: “Penso alle tante sapienze oggi emarginate, energie che possono dare tanto al progetto di una nuova Napoli, ma penso anche al mondo esteso delle buone volontà che in quartieri difficili, nelle zone più dure della città tendono una mano ai più deboli, offrono un pasto a chi non ce l’ha, un tetto, un libro, parole di conforto e di solidarietà. Napoli non è solo rifiuti ammassati per le strade, degrado e inciviltà. Si può costruire un nuovo modello di vita fondato sul rispetto delle leggi e delle regole”.