Primarie Pd a Palermo, Borsellino: “Ho perso, non mi candido”

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – ”Riconosco la vittoria di Ferrandelli, non ci sono dubbi”. E’ quanto ha dichiarato Rita Borsellino, ospite di ”24 Mattino” su Radio 24 dopo le primarie del Pd a Palermo. I risultati definitivi sono arrivati solo stamattina. ”Io non ho chiesto alcun riconteggio dei voti. E non contesto il risultato”, ha commentato Borsellino, aggiungendo: “Io terro’ fede a cio’ che ho firmato, sosterro’ lui, intanto riprendero’ il mio lavoro al Parlamento europeo”.

Borsellino ha anche escluso di poter correre a sindaco, nonostante la sconfitta: ”Assolutamente no. Le ipotesi fatte e che leggo non mi riguardano. Ho concorso alle primarie, ha vinto un altro candidato, io terro’ fede a cio’ che ho firmato, sosterro’ lui, intanto riprendero’ il mio lavoro al Parlamento europeo”.

Riguardo alle polemiche su presunte irregolarita’ nel voto ha osservato: ”Siccome sono state riscontrate alcune criticita’ e sono state verificate alcune problematiche il tavolo tecnico, dopo avere proclamato il vincitore, ricorre al Comitato dei Garanti del partito. Ma non sono io che ricorro, e’ il tavolo tecnico che consegna il materiale con le contestazioni, io prendo atto della situazione”. Borsellino ha contestato anche il clima della campagna elettorale delle primarie, definite ”una fiera alla quale non ho partecipato perche’ non e’ nel mio stile, ma certo sono stata oggetto di attacchi non gradevoli”.

Poi la critica a Fabrizio Ferrandelli: ”Ha avuto un percorso abbastanza altalenante, era nell’Idv quindi all’opposizione del governatore Lombardo. Poi e’ uscito dall’Idv, ha accettato l’appoggio di chi appoggia Lombardo, poi ha detto che non era vero, queste posizioni piu’ morbide forse lo hanno favorito. Lo conosco da tempo ma se qualcuno si deve ammantare di ‘candidato dei movimenti’, quello sono io. Io da 20 anni mi occupo di movimenti, ho cofondato Libera con don Ciotti, non si tratta di mettersi vestitini o etichette. Ho l’impressione che sia stia facendo una catalogazione”. Infine le ripercussioni del voto di Palermo sul segretario del Pd che l’aveva designato: ”Non ho sentito Bersani al telefono. Lo sentiro’. Non e’ la sconfitta di Bersani, Palermo non e’ una situazione marginale nel Paese, e’ la quinta citta’ d’Italia. E’ stata data una valenza nazionale, ma non e’ propriamente cosi”’.