Il governo precario trova posto ai precari del Pubblico impiego

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2013 - 19:11 OLTRE 6 MESI FA

franceschini_alfano_letta_ansa2-300x300ROMA – Enrico Letta, dopo il consiglio dei ministri, ha esordito in conferenza stampa dicendo: “Abbiamo risolto il problema dei precari nella Pubblica amministrazione”. Qual è la soluzione? Concorsi con quota dedicata ai precari della P.A. che abbiano avuto contratti per 3 anni negli ultimi 5 anni presso la P.A. concentrati negli ultimi anni. La quota, chiarisce il ministro D’Alia, è del 50%.

Sono quindi previste “procedure selettive” perché tra coloro che hanno avuto un contratto a tempo determinato per tre anni negli ultimi cinque “si scelgano i migliori”, ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione D’Alia. Nel decreto è prevista la riserva del 50% dei posti a concorso per queste persone. Un compromesso tra chi, come la Cgil, sperava nel 60%, e chi, come il Pdl, premeva per una percentuale più bassa, al 30%.

Secondo Enrico Letta: “Si è deciso di dare una soluzione definitiva al problema del precariato nella pubblica amministrazione e per evitare le scorciatoie che permettevano di eludere il concorso per entrare nell’impiego pubblico. Ci sarà una selezione per stabilizzare i precari e verrà fatto un censimento per tutte le situazioni di precariato nella Pa. Si decide di dare una soluzione strutturale al tema del precariato”, ha detto Letta sottolineando la decisione di “tipizzare e ridurre le forme di lavoro flessibile” e di aver “messo barriere” per evitare le “scorciatoie per le assunzioni”.

E’ “prevista anche una norma che obbliga ad assumere tutti i vincitori di concorso”, ha detto ancora D’Alia. “In parte – ha aggiunto – questo riguarderà anche gli idonei, ma solo per le graduatorie più recenti”.

Viene spostato al 31 dicembre 2015 (dal precedente 31 dicembre 2014) il termine per maturare i requisiti per andare in pensione con le regole antecedenti la riforma Fornero, a cui potranno accedere gli esuberi della Pubblica amministrazione. E’ quanto prevede il testo definitivo del dl approvato dal Consiglio dei ministri. In una bozza precedente la proroga era fissata al 31 dicembre 2016.

Nei provvedimenti votati in Cdm sulla Pa “c’è un ulteriore taglio del 20% delle auto blu; una scelta che continua una direzione di marcia sulla quale dobbiamo fare ancora di più”.

Cgil: bene sui precari ma non basta. ”Il decreto legge sulla Pa approvato oggi dal Consiglio dei ministri rappresenta un primo passo, una risposta parziale non ancora sufficiente per dare una soluzione complessiva al tema della precarietà nella Pubblica amministrazione”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Nicola Nicolosi. ”Con le regole introdotte dal dl, infatti – aggiunge il dirigente sindacale – una larga fetta dei lavoratori precari, coloro che in tutti questi anni hanno portato avanti in condizioni estremamente difficili la Pubblica amministrazione, rimarrà esclusa dai processi di stabilizzazione”. ”Ecco perché – precisa il sindacalista – esprimiamo un giudizio articolato sul provvedimento approvato: positivo il passo in avanti compiuto dal governo ma per quanto ci riguarda resta intatto il tema di come dare soluzione definitiva alla questione della precarietà nella Pa”. Sul tema, conclude Nicolosi, “come Cgil rivendichiamo un tavolo negoziale per quanto riguarda le regole: l’articolo 97 della carta costituzionale deve poter trovare un momento di confronto con le organizzazioni sindacali; così come c’è una vera e propria urgenza da affrontare, ovvero la riapertura della stagione di rinnovi contrattuali fermi ormai da sette anni”.