ROMA – E’ vero che, in relazione alla tragedia di Ustica del 1980, chiunque sosterrà che il Dc9 fu abbattuto durante un combattimento aereo o da un missile rischierà di subire una sonora querela? Se sì, perché il governo ha deciso di assumere questa posizione e quali iniziative prevede invece per stabilire finalmente la verità su questa tragedia?
Sono le richieste rivolte al governo da un’interrogazione di deputati Pd, firmata dai deputati Walter Verini, Gino Nicolais, Salvatore Vassallo, Sandra Zampa, Giulio Santagata, Gianluca Benamati e Donata Lenzi. Nell’interrogazione gli esponenti del Partito democratico fanno riferimento a un articolo pubblicato dal settimanale l’Espresso in base al quale per il governo c’è una sola verità: a far esplodere l’aereo fu una bomba, nessuno si deve permettere quindi di tirare in ballo i depistaggi dell’Aeronautica militare e altre cause.
I deputati Pd ricordano inoltre la sentenza, mai smentita, del giudice Priore del 1999 secondo la quale l’incidente al Dc9 ”E’ occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il Dc9 è stato abbattuto con un’azione che è stata prioritariamente un atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, per azione di polizia internazionale coperta contro il nostro paese”. Si ricorda infine come nel 2007 la procura di Roma abbia aperto un’indagine in seguito a dichiarazioni di Francesco Cossiga che confermavano questa sentenza.