Quirinarie: i grillini stavano votando Strada, Gabanelli, Rodotà…

ROMA – L’unica certezza è che quei voti sono nulli e che le Quirinarie del Movimento 5 Stelle sono da ripetere. Causa attacco hacker, informa sul suo blog Beppe Grillo. Il resto, invece, è dubbio. A cominciare dalla domanda chiave: chi stava vincendo?

Qui, in assenza di informazioni ufficiali, le versioni sono in parte discordanti. Secondo il Corriere della Sera, infatti, al momento dell’intrusione hacker, in testa alla classifica dei 5 stelle c’erano Milena Gabanelli e Gino Strada. Ma, a prendere tanti voti, c’era anche Beppe Grillo. Più indietro gli altri, da Gustavo Zagrebelsky fino a  Ferdinando Imposimato, passando per Di Matteo. Pochissimi consensi, sempre secondo il Corriere, per Emma Bonino penalizzata anche dalla stroncatura di Marco Travaglio.

Secondo Jacopo Iacoboni sulla Stampa, invece, la situazione era parzialmente diversa: accanto a Gino Strada, in pole, ci sarebbe Stefano Rodotà. Tra i più votati figuravano anche Zagrebelski e Imposimato mentre Milena Gabanelli verrebbe relegata a un ruolo da outsider.

Certo da M5S nulla o quasi trapela. Prima ancora dell’attacco hacker, infatti, il Movimento non ha reso noti neppure i dati sull’affluenza al portale. La sola certezza è che rispetto alle Parlamentarie i votanti sono stati molti di più. Allora ci si fermò a 95mila voti. Oggi, secondo il Corriere si era arrivati a 250mila mentre secondo l’agenzia Public Poicy i voti erano addirittura 350mila.

Percentuali e proiezioni a parte resta il fatto nodale: è tutto da ripetere. Dal M5S assicurano di aver individuato “una intrusione esterna durante il voto e siamo riusciti a determinare le modalità con cui è avvenuto l’attacco”.

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