Renzi: “Arresto dei miei capolavoro mediatico”. M5S sapeva in anticipo? Il caso dei giornalisti avvertiti della “bomba”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2019 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA
Renzi: "Arresto dei miei capolavoro mediatico". M5S sapeva in anticipo? Il caso dei giornalisti avvertiti della "bomba"

Renzi: “Arresto dei miei capolavoro mediatico”. M5S sapeva in anticipo? Il caso dei giornalisti avvertiti della “bomba”

ROMA – Il giorno dopo Matteo Renzi affida il grumo di sentimenti che lo agitano – dolore, rabbia, voglia di rivalsa, incredulità – a un comunicato online: i genitori Tiziano e Laura sono confinati agli arresti domiciliari da ieri sera, l’ex premier ha interrotto ogni attività come la promozione del libro, ma evita “falli di reazione” nei confronti dei giudici, non grida al complotto ma sotto sotto lo evoca eccome. Guarda caso, è il senso, la notizia dei clamorosi arresti giunge giusto in tempo per oscurare il delicato e controverso voto grillino sul processo a Salvini per la nave Diciotti.

Anzaldi (Pd): “M5s sapeva in anteprima di arresti?”. “Più esplicito nel denunciare un timing sospetto nella gestione della vicenda il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. “Esponenti del Movimento 5 stelle sapevano in anteprima degli arresti ai domiciliari che avrebbero colpito i genitori di Matteo Renzi? Perché sarebbero stati informati? Chi li avrebbe informati?”, ha scritto su facebook .

“Due giornalisti, uno del Quotidiano nazionale – prosegue Anzaldi – e una del Giornale, scrivono che esponenti M5s avrebbero preavvertito ieri le redazioni sull’arrivo di una “bomba” su Renzi. Per questo hanno deciso di rinviare la chiusura della votazione su Rousseau? Per questo la notizia del voto sul SalvaSalvini è stata ritardata a dopo le nove di sera?”.

L’e-news di Renzi: “Abnorme, ma non grido ai complotti”. “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge. I miei genitori, come tutti, hanno diritto a un processo giusto e spero rapido. Non grido ai complotti: chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali. Noi aspettiamo le sentenze, ma le sentenze si pronunciano in tribunale e non nelle piazze populiste. Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme. Chi conosce la realtà sa che quelle carte, peraltro, non corrispondono al vero.

Ma per questo ci sarà il processo. Da uomo delle istituzioni dico: mi fido della giustizia. Questo è un grande Paese e io credo nell’Italia, sempre. Non riusciranno a farmi parlar male dell’Italia, non riusciranno a farmi parlar male dei giudici. Chi vuole il mio fallo di reazione, non lo avrà. Né oggi, né mai. Inutile dire che la vicenda dei miei genitori ha totalmente oscurato tutto ciò che è accaduto ieri nel mondo della politica (il voto M5S su Salvini, ndr.). Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersene conto. Un capolavoro mediatico, tanto di cappello”. Così Matteo Renzi nell’enews.