Roberto Poletti, il biografo di Salvini assunto per la conduzione di UnoMattina. Il caso in Rai

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2019 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Poletti, il biografo di Salvini assunto per la conduzione di UnoMattina. Il caso in Rai

Roberto Poletti, il biografo di Salvini assunto per la conduzione di UnoMattina. Il caso in Rai

ROMA – Roberto Poletti, ex direttore di Radio Padania e primo biografo di Matteo Salvini, assunto per la conduzione di UnoMattina, il contenitore di informazione di Rai Uno. Poletti è stato l’autore di Salvini & Salvini, Il Matteo Pensiero dalla A alla Z, scritto nel 2015. Ha lavorato anche a Mediaset come inviato nei programmi di Paolo Del Debbio. Il suo debutto in Rai sarà a UnoMattina Estate. Un caso che scatena ovviamente subito una polemica politica.

“Nel silenzio del presidente della Camera Fico, del vicepresidente della commissione di Vigilanza Primo Di Nicola, dei senatori M5s Alberto Airola e Gianluigi Paragone, la Rai avrebbe proceduto ad assumere il biografo di Salvini ed ex direttore di Radio Padania, Roberto Poletti, per consegnargli la conduzione di un contenitore di informazione come ‘Uno Mattina’, trasformata in ‘Uno Salvini’ a spese di tutti i contribuenti”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

“Un’assunzione che rientra – prosegue Anzaldi – in una imbarazzante infornata di esterni, tra autori e conduttori, che vengono assunti per condurre e gestire le principali trasmissioni estive di Rai1. Come fa la Corte dei Conti, che ha un proprio rappresentante che partecipa alle riunioni del Cda Rai, a non intervenire? Come fa la magistratura contabile a non dire nulla, di fronte alla notizia anticipata da Dagospia? Non c’è soltanto la vergogna di occupare l’informazione del servizio pubblico con giornalisti palesemente di parte, ma l’evidente danno erariale di ricorrere a costosi contratti esterni quando la Rai può contare su 1.700 giornalisti dipendenti, oltre ai collaboratori”. (Fonte Ansa).