Ruby. 158. Fede a Mora: “Gli ho chiesto 1,2. 800 a te e 400 a me”
Lele: ah benissimo
Emilio: sì però mi devi chiamare…
Lele: sì la chiamo come arrivo da un altro numero
Emilio: dai
Alle 20, sempre del 26 agosto, Lele Mora contatta Fede in ufficio.
Fede: va bè, allora, eh io ho parlato, no m’ha chiamato lui, (incomprensibile)
Mora: certo
Fede: per dirmi che s’era, ee voleva stare a casa, va bè insomma, forse aveva qualche eh, allora, io ieri sera gli ho detto che e eh no? no?
Mora: si si si certo, tutto
Fede: ecco, perchè questa persona di qua eeh arriva mah, bene, tra l’altro è veramente nei guaì, eh anche soffre di crisi depressive, la pressione alta e bassa, ce lo giochiamo, va correndo per l’Italia per rimediare cinquemila o settemila o diecimila, eh, secondo me bisogna dargli una mano, oggi mi chiama e mi dice, sai m’è arrivato un messaggio, scritto di lui
Mora: mh
Fede: che mi diceva così, e dico guarda, ti confermo è una situazione, non possiamo abbandonarlo così, eh bisogna aiutarlo, “eh ma lui queste cose non tutte e’hanno solo, come si dice, ipotecate cose eccetera eccetera” sì, dico, però sai eh il problema è io potevo dire qualcosa ho fatto, di poco, gli ho dato due volte cinquanta, ma
Mora: mh
Fede: gli servivano proprio per esigenze non più rinviabili, e dice “beh, non è poco” beh va bè, insomma non è poco per me, per lui qualcosa è stato, ma sai dice, dico, “secondo te” ma secondo me guarda almeno uno e mezzo, uno minimo, bisogna darglielo, sennò è rovinato no?
Mora: e adesso la prossima operazione, come sarà?
Fede: che parlava con i suoi,
Mora: sì
Fede: consulenti, sappiamo chi è no?
Mora: si certo
Fede: se va bene per vedere quindi se eh ritorna il ….. perchè lì guarda che ti posso dire, adesso te lo posso dire, che la cosa l’ha chiusa perché avevo parlato anch’io con Spinelli