Mediaset. Berlusconi, chiesti 4 anni. Rilancia: “In piazza contro le toghe 23/3”

Pubblicato il 1 Marzo 2013 - 10:46| Aggiornato il 17 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Silvio Berlusconi rischia la conferma della condanna per i diritti Mediaset a 4 anni. E fuori dall’Aula del Tribunale di Milano rilancia: “Il 23 marzo tutti in piazza contro quella parte di magistratura che è il cancro della democrazia“. Il procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto la conferma della condanna per l’ex premier nell’udienza del processo d’Appello. E un Berlusconi assediato anche dalla  nuova indagine per corruzione e finanziamento illecito all’ex deputato Idv, annuncia manifestazioni e dichiara ai giornalisti: “I pm hanno costretto Sergio De Gregorio a mentire contro di me”.

Berlusconi ha detto: “Sergio De Gregorio è stato costretto a mentire. I pm hanno chiesto a De Gregorio ‘o ci dici qualcosa su Berlusconi o ti mettiamo in galera’ e  lui ha parlato come volevano i pm”. Berlusconi, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, ha spiegato che ”con il signor De Gregorio Forza Italia ha stipulato un accordo, versando in maniera chiara e solare un milione al suo partito Italiani nel mondo perché curasse la politica negli stati stranieri che il centrodestra non era in grado di fare portando avanti un’attività di propaganda e di promozione”.

Secondo il leader del Pdl ”De Gregorio ha sempre detto le stesse cose”. Pertanto l’ex premier ha fatto due osservazioni: la prima e’ che da parte del signor De Gregorio sono state fatte dichiarazioni ”che da due anni a questa parte sono sempre le stesse”. La seconda e’ che Forza Italia ha versato in modo ”chiaro e alla luce del sole” con un contratto che e’ stato depositato presso la Camera dei deputati e il Senato”. Quindi, ha proseguito Berlusconi, di tale contratto ”tutti possono prenderne visione”.

Per questo Berlusconi, dopo l’ennesima indagine, si prepara a scendere in piazza il 23 marzo per una manifestazione contro l’attività della magistratura: “C’è una parte della magistratura che utilizza la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici che non si riescono ad eliminare con il sistema democratico delle elezioni. Che la nostra posizione sia forte nei confronti di una parte della magistratura che si comporta in questo modo è chiaro ed evidente. Ho già detto che tale comportamento è una patologia del nostro sistema, è un cancro della nostra democrazia“.

Poi l’ex premier ha aggiunto: “Vi immaginate che io possa fare una stupidaggine e un illecito di questo tipo? Soltanto dei pazzi potevano ricorrere a dei versamenti in nero, pericolosi e illeciti”.  Secondo l’ex premier, ”De Gregorio ha avuto la sua convenienza politica nel diventare alleato di Forza Italia nel centrodestra”. De Gregorio, come ha sostenuto l’ex presidente del Consiglio, ”è stato ripagato con un accordo alla luce del sole che gli ha consentito di disporre di mezzi per la sua associazione ‘Italiani nel mondo’ e con una presidenza importante come quella della commissione Difesa del Senato e quindi aveva tutte le regioni per essere soddisfatto”.

L’ex premier ha ribadito più volte di aver avuto sempre ”un comportamento solare” spiegando che lui ”da importante leader politico” non può fare ”queste stupidaggini e cose illecite”. Ha contestato dunque con forza l’accusa di presunti versamenti in nero all’ex senatore, perché tra l’altro, a suo dire, ”non si vede come non si potessero aggiungere in maniera chiara e trasparente” ulteriori finanziamenti per due milioni di euro all’associazione di De Gregorio.