Stallo Corte Costituzionale. M5s: Siamo al punto di partenza, colpa di Pd e Fi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2014 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA
Stallo Corte Costituzionale. M5s: Siamo al punto di partenza, colpa di Pd e Fi

Stallo Corte Costituzionale. M5s: Siamo al punto di partenza, colpa di Pd e Fi (foto LaPresse)

ROMA – Corte Costituzionale, la situazione di stallo per l’elezione di due giudici di competenza del parlamento non si sblocca. E il Movimento 5 Stelle, dopo una fase di dialogo con il Partito Democratico, torna ad accusare.

A parlare, anzi a scrivere, sono i gruppi M5s di Camera e Senato sul blog di Beppe Grillo. Post che arriva mentre M5s è riunita in assemblea:

“Per colpa di PD e FI, oggi sembra di essere tornati al punto di partenza”: i nomi di Sciarra e Sandulli erano “due nomi che avrebbero potuto essere valutati dal M5S”.

Ora, aggiunge il blog,

 “la posizione del M5S è sempre la stessa: i nostri nomi sono ancora disponibili, e se le altre forze politiche hanno dei nomi di personalità valide, li rendano pubblici ufficialmente. I partiti sono avvertiti: questo è il metodo a 5 stelle”.

“Se il metodo a cinque stelle fosse stato usato per tutte le candidature a tutti i ruoli chiave della macchina statale oggi il Paese sarebbe diverso”

“Non abbiamo mai detto che non avremmo preso in considerazione i nomi delle altre forze politiche, ma fin dall’11 giugno abbiamo offerto a tutti gli altri gruppi parlamentari varie possibili candidature, dichiarandoci al tempo stesso disponibili a valutare qualsiasi altro nome, purché fatto seguendo il nostro metodo. Solo la scorsa domenica, il Presidente del Gruppo parlamentare del Partito democratico al Senato ha avuto finalmente la decenza istituzionale di contattare il suo omologo M5S per ufficializzare le candidature di Silvana Sciarra e di Maria Alessandra Sandulli”

affermano i parlamentari M5s secondo i quali si trattava di candidature che

“a differenza di tutti quelli fatti ed eletti in precedenza, oltre ad avere i requisiti essenziali richiesti dalla Costituzione, non sono nomi di candidati trombati alle elezioni o di sottosegretari del Governo, di politici di partito di lungo corso e provata fedeltà, di persone in odore di inchieste per corruzione o altri reati gravissimi, di sindaci amici di Maria Elena Boschi o onorevoli sodali di Cesare Previti”.

I 5 Stelle ci tengono poi a precisare: non c’è nessuno scambio per l’indicazione del candidato M5s al Csm.

“Se Zaccaria sarà eletto al CSM sarà grazie ai suoi meriti, non della spartizione politica”.